Il CEO di KTM, Stefan Pierer afferma che il Coronavirus potrebbe far vendere al marchio austriaco ancora più moto
12 giugno 2020
Stefan Pierer va decisamente contro corrente. Mentre tutto il settore del motociclo guarda con rassegnato pessimismo ai bilanci del 2020, il CEO di KTM in una intervista a "Le Repaire des Motards" ha affermato che il Coronavirus in realtà potrebbe contribuire un aumento delle vendite del marchio austriaco.
Ma come è possibile? Innanzitutto la quarantena non ha colpito con forza la produzione. "Il Covid-19 non ci ha colto di sorpresa. Come azienda internazionale, abbiamo collegamenti in tutto il mondo e abbiamo visto molto presto che c'era un problema in Cina che impediva ai nostri clienti di acquistare i nostri prodotti nei mercati asiatici. Quando il Covid ha iniziato a causare problemi alla nostra catena di approvvigionamento italiana per le parti delle motociclette che costruiamo qui a Mattighofen, avevo già programmato di interrompere la produzione a metà marzo".
Il secondo fattore è collegato al diverso modo di vivere che tutti abbiamo, condizionati nelle scelte e nelle azioni dalla nostra esperienza con il Coronavirus. La tesi di Pierer è che, a differenza del settore automobilistico, quello del motociclo beneficerà della situazione perché la moto è il mezzo perfetto per fuggire letteralmente dal Covid. “Spendendo meno di 10.000 euro, puoi allontanarti dal Coronavirus in qualsiasi momento, puoi farlo da solo, senza preoccuparti della distanza sociale, puoi lasciare i rischi legati alla densità urbana e andare in campagna, sempre con la migliore protezione possibile: il tuo casco; Questo è il motivo principale per cui stiamo affrontando una forte domanda per i nostri modelli fuoristrada negli Stati Uniti".
La conferma arriva dal fatto che invece di licenziare o cassaintegrare dipendenti, KTM ha assunto 40 nuovi membri del personale. "Fortunatamente per noi - conclude Pierer -, l'industria delle due ruote motrici sta prosperando in una certa misura dopo il Covid".