Pikes Peak 2012: continua il dominio Ducati

Pikes Peak 2012: continua il dominio Ducati
Carlin Dunne replica la vittoria 2011 in sella alla Multistrada, disintegrando il record sul giro grazie al completamento dell'asfaltatura del percorso. Quattro Ducati ai primi quattro posti
13 agosto 2012

Punti chiave

 Chissà se in Audi qualcuno ha sorriso nel vedere "Quattro" Ducati al vertice della classifica della Pikes' Peak di quest'anno, certo è che - al di là del casuale richiamo al sistema di trazione integrale della casa di Ingolstadt lanciato dal risultato - la prestazione delle Multistrada deve aver rallegrato ben più di un dirigente, fra Audi, Ducati e Lamborghini (effettiva proprietaria della casa di Borgo Panigale, è bene ricordarlo).

 

Carlin Dunne, già vincitore della scorsa edizione, ha vinto anche quest'anno con una piccola ombra sulla sua prestazione. Nel 2011 il trionfo arrivò complice una scivolata di Greg Tracy (vincitore nel 2011, sempre in sella ad una Multistrada, e fattore scatenante del modello di serie dedicato alla classica statunitense), mentre quest'anno la sua impresa è stata netta, pulita e corredata da un tempone spaventoso nella cronoscalata statunitense, ma comunque adombrata dal fatto che il suo rivale corresse con una vertebra fratturata. L'incidente era occorso domenica scorsa, mentre Tracy era impegnato nelle riprese della pubblicità Audi/Ducati che vi abbiamo proposto nei giorni scorsi.

 

Già autore della pole, Dunne ha staccato un tempone di 9'52"819, oltre un minuto più veloce dell'11'11"32 che gli era fruttato la vittoria l'anno scorso. Ma c'è il trucco: il tracciato quest'anno è stato asfaltato fino alla cima, e le moto hanno goduto di bel tempo per tutta la prova - le auto, meno fortunate, hanno corso con variazioni spaventose derivanti dalla fortissima escursione altimetrica del percorso, trovando in vetta pioggia, venti fortissimi e in qualche momento anche neve.

 

Da notare che i tempi di Dunne e Tracy (solo sei secondi più lento, con 9'58"), ottenuti con due Multistrada poco più che di serie - l'organizzazione non ama i prototipi o comunque le moto full-race, confinandole alla categoria "Exhibition" - collocano i due ducatisti rispettivamente al terzo e quarto posto dell'assoluta, in mezzo ai mostri da scalata a quattro ruote della classe "Time Attack". Per la cronaca, il vincitore assoluto è stato Rhys Millen su Hyundai, con il nuovo record della pista di 9'46"164. Terzo e quarto nella categoria moto il corso di Ajaccio Bruno Langlois e lo statunitense Eddie Tafoya.

 

Foto: Jensen Beeler/Asphalt&Rubber - Creative Commons 3.0

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