Pirelli Diablo Rosso Corsa II. Test su strada e in pista

  • Voto di Moto.it 8.5 / 10
Dopo una lunga attesa Pirelli lancia l’erede del Diablo Rosso Corsa, pneumatico realizzato per accontentare gli utenti della strada con un occhio di riguardo per le performance in pista
27 aprile 2018

Ci sono voluti otto anni e tanto lavoro, ma il risultato è di quelli che convincono. Il Pirelli Diablo Rosso Corsa II, già apprezzato in un test in anteprima dal nostro Edoardo Licciardello, ci ha fatto volare fino in Sudafrica per la presentazione stampa internazionale. Il test, svoltosi in parte su strada, sotto una pioggia battente nei dintorni del Parco Kruger, ed in parte sul mitico tracciato di Kyalami vicino a Johannesburg, ci ha fatto apprezzare le doti stradali e le performance pistaiole del nuovo pneumatico dalla Pilunga.

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Un diluvio notturno, seguito da pioggia battente mattutina ci preannunciano un test probante per le Pirelli Diablo Rosso Corsa II che equipaggiano le moto protagoniste della prova. La conferenza stampa della sera precedente il test ci ha resi noti i concetti che hanno portato alla definizione di questo nuovo pneumatico, una gomma sviluppata per accontentare i palati fini dei motociclisti sportivi, prestazioni elevate in pista, senza che sia richiesto l’utilizzo delle termocoperte, ma al tempo stesso capace di ottime prestazioni su strada, anche in presenza di asfalto bagnato. Anni fa tutto questo sarebbe stato difficile da realizzare, se non impossibile. I passi avanti in termini di materiali e tecnologie ha però consentito il raggiungimento di risultati davvero inattesi, che posizionano il Diablo Rosso Corsa II tra i Supercorsa SP e i Rosso III.

In sella alla nostra moto iniziamo a percorrere quella che viene definita dai motociclisti locali una delle strade più belle di tutto il Sudafrica, accompagnati dalla solita pioggia che però, a detta dei tecnici, non deve spaventarci. Il pneumatico bimescola anteriore è caratterizzato da una fascia centrale 100% silice, che garantisce ottime performance sul bagnato, e con angoli di piega di circa 30°, mentre le spalle sono caratterizzate da una mescola ricca di Carbon Black, che offre le migliori prestazioni su asfalto asciutto e in pista, quindi ai massimi angoli di piega.

Il pneumatico posteriore è invece caratterizzato dalla costruzione con tre differenti mescole. Si parte da quella centrale, ricca di silice, la percentuale è del 70°, adatta a sopportare lo stress delle potentissime sportive odierne, oltre a garantire una durata superiore (quantificabile in un 15-20% in più del precedente Rosso Corsa), mentre le fasce intermedie sono composte da mescole 100% silice, per offrire un grip ottimale ai medi angoli di piega (quelli solitamente raggiunti nella guida su bagnato), per poi arrivare alle spalle vere e proprie, del tutto prive di intagli e ricche di Carbon Black, componente fondamentale per raggiungere le massime prestazioni su asfalto asciutto, sia in strada che in pista.

Gli intagli del battistrada sono presenti nella fascia centrale, e man mano che ci si sposta verso la spalla scompaiono letteralmente, garantendo quindi il massimo appoggio, paragonabile a quello di una gomma slick, quando si cercano le prestazioni in curva. Qui di massimi angoli di piega non se ne parla, l’asfalto bagnato, a tratti sporco di terra, ci fa apprezzare altre doti del Rosso Corsa II, come l’equilibrio garantito dai profili di anteriore e posteriore, caratteristica che permette inserimenti in curva e cambi di direzione lineari, mai troppo bruschi o troppo rallentati, bilanciamento che nella guida su bagnato è fondamentale. Così come è molto importante il grip offerto in condizioni meteo avverse, nel nostro caso pioggia e circa 10° di temperatura, che a dispetto anche di potenze che oltrepassano i 160 cv con badilate di coppia da mettere a terra, rimane sempre di tutto rispetto. Che il Diablo Rosso Corsa II sia una gomma votata alla guida sportiva lo si percepisce dalla struttura, o meglio dire la “carcassa”, piuttosto rigida, e poco propensa ad incassare le asperità della strada, ciò non toglie che garantisca sempre un’aderenza impressionante, e che si sposi molto bene come equipaggiamento di moto non propriamente pistaiole o sportive come per esempio le Ducati Multistrada presenti nel parco moto del test.

Il giorno seguente è invece dedicato al test in pista, e lasciateci dire che Pista, con la “P” maiuscola. Kyalami è mitico e adesso capiamo anche il perché, un tracciato tortuoso e molto tecnico, difficile da memorizzare in quanto pieno di scollini e curve cieche, ma che garantisce iniezioni di adrenalina a mille, soprattutto in sella alle moto che ci aspettano nella pitlane. Uno schieramento di sportive da un litro cui si aggiungono un paio di MV F3 800 e una Ducati Supersport in rappresentanza delle carenate “umane”. Ci sono poi delle BMW S1000 R, Aprilia Tuono e una KTM SuperDuke 1290. Insomma, proprio un bel quadretto. Dopo i primi giri capiamo perché su questo tracciato si faccia fatica a disputare una gara ufficiale, non dico di MotoGp, ma anche della SBK, guard rail e muretti qui sono davvero vicini, e inoltre un qualsiasi guasto meccanico non è neanche da immaginare o anche solo da augurare! Noi però abbiamo solo un giorno a disposizione, in sella a moto fantastiche con pneumatici che promettono grande divertimento, quindi “andiamo a laurà"!

Ci aspettiamo molto dalle Diablo Rosso Corsa II e in tutta sincerità, la loro risposta alle nostre sollecitazioni è a dir poco brillante. Premettiamo che le termocoperte non sono necessarie, e questo significa che queste gomme sono del tutto insensibili ai cicli termici (riscaldamento/raffreddamento), inoltre colpiscono per la rapidità di entrata in temperatura, mezzo giro e si può spalancare il gas senza tanti problemi, con pressioni di utilizzo consigliate di 2.5 bar sia per l'anteriore sia per il posteriore (su strada si viaggia con i canonici 2.5/2.9). La rigidità della carcassa emersa su strada ha come risultato che in pista le Diablo Rosso Corsa II difficilmente sembrano essere in difficoltà, sia durante le frenate più tirate, anche fin dentro la curva, sia in uscita dalle curve stesse, sotto la spinta dei duecento cavalli e le valangate di coppia delle superbike odierne. La struttura è sicuramente più sostenuta, come è logico aspettarsi da un pneumatico che è studiato e realizzato per carichi superiori a quelli di un prodotto racing in mescola (guida in coppia o con qualche bagaglio annesso), ma il comportamento generale è davvero esente da critiche.

Sembra impossibile, ma l'anteriore pare non mollare mai non tanto in piega, dove può contare sulla mescola soft, quanto in frenata, dove a poggiare sull'asfalto è la fascia centrale 100% silice. Si fatica davvero a pensare che siano le stesse gomme che abbiamo provato ventiquattro ore fa sul bagnato, così come si fatica a pensare che il posteriore, che garantisce davvero tanto grip su strada, non vada in difficoltà sotto la spinta delle sbk odierne. Certo i controlli fanno la loro parte, occhieggiando sui vari display, ma le reazioni sono sempre lineari e soprattutto tutto ciò accade quando il "ritmo" è di quelli piuttosto brillanti. Per quanto concerne la durata dei nuovi Diablo Rosso II non possiamo esprimerci, ma la cosa certa è che dopo 5/6 turni sulle supersportive da duecento cavalli, i pneumatici posteriori avevano ancora "materiale da usura" addosso, anche se per precauzione sono stati sostituiti, mentre pur essendo evidenti le fasce di mescole differenti, non erano presenti scalini tra i differenti materiali.

Tirando le somme, il nuovo Diablo Rosso Corsa II ha tutte le carte per diventare il nuovo compagno di giochi dei motociclisti sportivi, non tanto i pistaioli incalliti, quanto quelli che amano la guida su strada, anche quando il meteo non è proprio ottimale, ma che non disdegnano la pistata, magari senza troppi sbattimenti (quelli che la termocoperta la lasciano a mogli e fidanzate sul divano di casa...), ma con prestazioni sempre al top e una durata utile che vada oltre il weekend!

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