Pollaio Motor Ranch, il villaggio Enduro a due passi da Milano

Pollaio Motor Ranch, il villaggio Enduro a due passi da Milano
Alle porte di Milano nasce un villaggio dedicato all'Enduro. Vi raccontiamo com'è fatto e chi c'è dietro questa bella iniziativa
2 luglio 2019

Un'area dedicata all'enduro alle porte di Milano. E' nata e già il nome mette simpatia: Pollaio Motor Ranch. Il luogo è Corbetta, alla prima uscita da Milano verso Torino, l’area si estende per 30mila metri quadri, di cui 25 mila di campo enduro e il resto è un’area attrezzata con un edificio dall’ampia copertura, servizi, campo da beach volley e area giochi bambini. Ed è proprio questa zona il vero valore aggiunto del campo.
L'idea nasce da due amici: Mauro Lardini e Filippo De Martini s’incontrano a novembre 2018, il primo è reduce da un infortunio in enduro e il secondo cerca un gruppo per le uscite la domenica in zona Novara. Dopo qualche incontro, come accade in ogni gruppo endurista, nasce la voglia di fare squadra e dunque le solite cose: le maglie tutti uguali, le giacche e poi ovvio gli adesivi. Il gruppo si chiama ASEN e il motivo è molto semplice, dietro l’acronimo Associazione Sportiva Enduro Novara c’è il fatto che i due sono piuttosto asini (àsen in dialetto lombardo). Quando la passione è tanta le idee galoppano, ora serve una base, il luogo di aggregazione del gruppo. Un luogo dove lasciare furgoni e carrelli, e perché no, magari con una zona per il barbecque e magari con un campetto per girare tra amici. Si esatto come quello che ha Vale. Già, il Motor Ranch di Valentino.

Il pollaio motor ranch

Il flat track è divertente, ma il campo necessita di tanta manutenzione. Meglio l’enduro, metti due tronchi, metti due buche, metti due salti e poi ci penseranno le stagioni, a luglio sarà deserto e a febbraio sarà amazzonia.
Ok, si parte. Il nome è Pollaio Motor Ranch, l’evoluzione da asini è diventare dei polli. I primi ritrovi tra amici richiamano altri amici e poi si ferma la gente dalla strada. Le persone vogliono girare con noi, chi ha le enduro stradali, chi le dual e chi le mono specialistiche. Servono tracce diverse per far partecipare tutti. L’entusiasmo, come al solito, è dilagante e capace di coinvolgere la partecipazione di molti amici e il gruppo si allarga e si affiata.

Tutto in regola, associazione, assicurazione e supporto della pubblica amministrazione. Ora possono partecipare tutti quelli che vogliono. Associarsi al Pollaio Motor Ranch costa venti euro all’anno e si accettano offerte libere per il mantenimento, anche se più che i soldi servono tempo e braccia. C’è da tagliare erba per 25 mila metri quadri, scavare, spostare tronchi e fettucciare. Inoltre occorre distinguersi da chi lo fa per mestiere: qua si fanno i primi passi verso l’enduro, soprattutto per chi si è appena comprato una big enduro o vuole alzare il livello.
Tre tracce che hanno diversi livelli tecnici ed anche il novizio può metter i tasselli sul terreno. Un giro azzurro esterno molto semplice, un secondo tracciato giallo più interno e tecnico, fino al rosso che presenta ostacoli hard.

Il 30 giugno è la data di inaugurazione e sicuramente è troppo caldo, ma occorre farsi le ossa per una seconda data prevista a fine settembre. Canella Moto è tra i primi a sostenere le iniziative dei giovani e i concessionari KTM ed Husuquarna di Milano rispondono e sostengono il progetto. 

Al Pollaio Motor Ranch non si possono far gare e tutto è in amicizia e non competitivo, ma questo non significa che non si possa dare del gran gas e lo dimostra il dakariano Maurizio Gerini, special guest della giornata che salta, derapa e si diverte insiema ai ragazzi del Pollaio Motor Ranch.
Presente anche il nostro Andrea Perfetti per Moto.it: dove c'è profumo di tassello, il Perfetto sente il richiamo e annusa l'aria!

La facilità delle tracce sono un ottimo allenamento sia per il team di Giglioli Racing che si allena anche sui tronchi, sia per gli altri che trovano la confidenza d’osare sempre un pelo di più. Sul rettilineo la pista viene bagnata da idranti per ridurre la polvere nel parco chiuso, da lato opposto il terreno è duro come la pietra, un cocktail che invita a giocare e sperimentare.

Il giro azzurro è tecnico e divertente, adatto a tutti: avvallamenti e cunette dolci, poi lunghi rettilinei e curvoni per i dearponi. Ogni curva è titolata e abbiamo anche “la Perfetta” (non fraintendete: è sì un omaggio al nostro Andrea, ma per fortuna non l'ha battezzata, non ancora...), una S in appoggio e dopo una serie di dossi si arriva a una super sponda: la Gerry 42. Se eviti la Gerry entri nella variante rossa, due rampe con un bel tiro, ma il terreno è compatto e ne rende semplice la salita che ti porta a due buche di fango, ma oggi sono in borghese.

Al Pollaio i piccoli possono imparare ad andare in moto grazie ai ragazzi di MUD
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La cigliegina sulla torta arriva dalla Sur-Ron, che espone e lascia in prova tre  dirt e-bike, una novità in Europa, un mezzo elettrico tra bici e moto, molto potente ( coppia 200 Nm), che non può essere paragonato a una bici elettrica standard (anche se i pedali volendo si possono montare) dal peso davvero limitato (50 kg ovvero meno della metà di una moto da enduro benzina o elettrica). Le moto sono in prova e tutti si divertono ad approcciarsi all’elettrico. Siamo alle porte di Milano e il futuro è già qua e non è necessario inventare nulla. Nel futuro del Pollaio c’è sicuramente l’elettrico anche perché avvicina i più piccoli a questo sport con meno timori.
Contestualmente il Pollaio strizza l’occhio anche alle vecchie glorie e sostiene chi è rimasto dakariano dentro e con l’africa nel cuore. Sostenuti da Africa Twin Moto Club, il Pollaio rappresenta il trovare il momento di evasione a dieci minuti dal centro di Milano.
 

Foto di Andrea Cristofori

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