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Sei anni fa, alle 11:36, crollò il Ponte Morandi. Un evento tragico che ha segnato profondamente l'Italia, in particolare Genova: il 14 agosto è una data non ci scorderemo mai. Per quelle 43 vittime, per gli sfollati, per due quartieri distrutti ma anche perché il disastro del Ponte Morandi scoperto definitivamente il problema delle manutenzioni delle infrastrutture italiane.
L'11 settembre è la data fissata per la ripresa del maxiprocesso con la conclusione dei controesami dei consulenti di Aspi e Spea. Gli imputati sono 58. Dalla prima udienza del 7 luglio 2022 all'ultima fissata per il 16 luglio 2024, si sono tenute 170 udienze. Sono state ascoltate 324 persone tra testimoni, consulenti tecnici e imputati, e le trascrizioni delle udienze hanno raggiunto le 16.069 pagine.
La cerimonia è iniziata alle 9 con una messa nella chiesa parrocchiale di San Bartolomeo della Certosa, celebrata dall'arcivescovo di Genova, monsignor Marco Tasca.
Intorno alle 11 è avvenuta la cerimonia in ricordo delle vittime del crollo, alla presenza del sindaco di Genova Marco Bucci, dell'imam Salah Hussein, del prefetto di Genova Cinzia Torraco, del governatore ad interim della Regione Liguria Alessandro Piana e del viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi, in rappresentanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri. All'ingresso della radura, dove è stata collocata una piastra metallica con i nomi di tutte le vittime, sono state deposte le corone del Presidente della Repubblica, della presidenza del Senato, del Consiglio dei Ministri e dei parenti delle vittime.
Prima degli interventi delle autorità, l'orchestra del Teatro Carlo Felice ha eseguito il "Requiescant in pace" per tre strumenti, con Guido Ghetti all'oboe, Giovanni Battista Fabris al violino e Riccardo Agosti al violoncello, tutti musicisti del Carlo Felice.
Alle 11.36, esattamente sei anni dopo il crollo della porzione del viadotto, è stato osservato un minuto di silenzio, accompagnato dal suono delle sirene delle navi in porto e dalle campane di tutte le chiese della diocesi.
"Desidero unirmi alla commemorazione delle vittime del crollo del Ponte Morandi, a Genova. Le immagini di quel drammatico evento appartengono alla memoria collettiva della Repubblica e richiamano alla responsabilità condivisa di assicurare libertà di circolazione e assenza di rischi a tutti gli utenti, tutelando il patrimonio infrastrutturale del Paese. Le responsabilità devono essere definitivamente accertate e auspico che il lavoro delle autorità preposte si svolga con l'efficacia e la prontezza necessarie a ogni sentimento di giustizia: il tempestivo processo di ricostruzione del collegamento tramite il Ponte Genova San Giorgio non costituisce, infatti, attenuante per quanto accaduto". Lo scrive in un messaggio al sindaco di Genova il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
"Nel sesto anniversario del crollo del Ponte Morandi rinnovo con profondo rispetto e partecipazione, il cordoglio, mio personale e del Senato della Repubblica, per le 43 vittime e le loro famiglie. Le ferite di quel disastro sono ancora aperte, così come saranno per sempre scolpite nella nostra memoria le immagini di una città, Genova, spezzata in due e quel senso di incredulità e rabbia che tutti abbiamo provato in quei drammatici momenti". Lo scrive sui social il presidente del Senato Ignazio La Russa.
"Questo giorno in cui rinnoviamo il dolore per i caduti - prosegue -, rappresenta anche una importante occasione per riflettere sull'eccezionale esempio di resilienza e impegno che ha portato alla rapida ricostruzione del nuovo Ponte San Giorgio. Un significativo segnale di riscatto per l'intera comunità nazionale. Una realizzazione frutto della straordinaria coesione di tutte le istituzioni coinvolte, a partire dal Comune di Genova e dalla Regione Liguria, dell'impegno della società civile, delle imprese, delle maestranze e della straordinaria volontà di una terra che ha sempre dimostrato di saper superare difficoltà e avversità. La sinergia tra pubblico e privato - sottolinea - ha offerto un modello di efficienza e determinazione. In memoria di questa dolorosa giornata, infine, rinnoviamo l'invito a mantenere alta l'attenzione sui rischi ambientali e infrastrutturali, investendo nella sicurezza e nella manutenzione per evitare future tragedie. Il ricordo di quel giorno ci guida nella nostra missione di costruire un futuro più sicuro e sostenibile per le prossime generazioni", conclude La Russa.
"Oggi ricordiamo con profonda tristezza le vittime del crollo del Ponte Morandi a Genova, una tragedia che costò la vita a 43 persone e segnò l'intero Paese. Le immagini e il dolore di quel 14 agosto del 2018 sono impresse nelle nostra memoria, così come la straordinaria reazione dei Genovesi e di una città che ha saputo rinascere più forte e determinata di prima". Lo dichiara il ministro per le Riforme istituzionali Elisabetta Casellati.
"Sei anni fa l'Italia si fermava davanti al crollo del Ponte Morandi, una tragedia che contò 43 vittime (alle quali va il nostro pensiero), centinaia di sfollati e tanta rabbia per una situazione che poteva essere evitata. Grazie anche alla commovente capacità di reazione del popolo genovese, quel dramma riuscì però ad unire una città, una regione e un intero Paese che, superando ostacoli, burocrazia e lentezze, portò alla costruzione in tempi record di un nuovo Ponte, diventato un modello ingegneristico nel mondo. Questa straordinaria opera infrastrutturale dimostra ancora oggi che, se tutti sono disposti a fare la loro parte, l'Italia ha tutti i mezzi necessari per rinascere nel nome dello sviluppo, del lavoro e del Sì: è l'impegno che stiamo portando avanti". Lo afferma il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, commentando su Instagram l'anniversario del crollo del 14 agosto 2018