Presentata a Roma la manifestazione Giovane Motociclista Italiano 2004

Presentata a Roma la manifestazione "Giovane Motociclista Italiano 2004"
18 giugno 2004
RICORDATO L’OBBLIGO DEL PATENTINO, IL PROSSIMO 1 LUGLIO, PER I MINORENNI CHE VOGLIANO GUIDARE UNO SCOOTER E’ stata presentata questa mattina, nella Sala Conferenze della Camera dei Deputati, la manifestazione Giovane Motociclista Italiano, organizzata a Roma dalla Federazione Motociclistica Italiana nei giorni 18, 19 e 20 giugno 2004. Si tratta della fase conclusiva di un’attività di Educazione Stradale condotta durante l’anno scolastico appena concluso, nelle scuole di tutta Italia. La FMI riunisce a Roma i migliori 80 ragazzi qualificatisi nei corsi, li sottopone ad alcune prove pratiche e teoriche e la classifica finale determina il ragazzo e la ragazza che si potranno fregiare del titolo di Giovane Motociclista Italiano 2004. La Conferenza Stampa è stata peraltro una preziosa occasione per fare il punto sulla situazione del cosiddetto ‘’Patentino’’, obbligatorio dal prossimo 1 luglio per i minorenni che vogliono guidare un ciclomotore. "Noi auspichiamo uno slittamento del termine del 1 luglio imposto dalla legge – ha dichiarato Paolo Sesti, Presidente della Federazione Motociclistica Italiana – in quanto nonostante i grandi sforzi compiuti dal Ministero dell’Istruzione per organizzare i corsi di Educazione Stradale, obbligatori per legge e finalizzati anche al conseguimento del Patentino, moltissimi ragazzi non riusciranno ad averlo in tempo. Stimiamo che ci sia una richiesta molto vicina a 1.500.000 di potenziali utenti, mentre ci risulta che non potranno essere più di 200.000 i patentini effettivamente rilasciati prima del 1 luglio". "La decisione riguardo una eventuale proroga non rientra nei nostri compiti. Ma io dico che non ne abbiamo bisogno – ha affermato invece la dottoressa Maria Moioli, Direttore Generale del Ministero Istruzione – in quanto a fronte di 702.000 domande di ragazzi che hanno chiesto di frequentare i Corsi di Educazione Stradale, circa 600.000 di questi potranno sostenere l’esame. Non tutti potranno farlo, perché la piena frequenza dei Corsi è una delle condizioni per potere essere ammessi all’esame, e ci sarà comunque una percentuale di ragazzi che non saranno in grado di superarlo. E chi non supera l’esame non può pensare di guidare comunque. Noi abbiamo lavorato duramente, con grande serietà e con assoluto rispetto dei tempi. Posso affermare con grande serenità che il Ministero dell’Istruzione ha perfettamente ottemperato ai propri doveri". La dottoressa Daniela Monteforte, Assessore alle Politiche Educative della Provincia di Roma, anch’essa presente alla Conferenza Stampa, ha poi ricordato come, a fronte di moltissime domande di frequenza ai Corsi, in effetti i partecipanti sono poi stati spesso decisamente meno. L’avvocato Alberto Cerracchio, Presidente della Commissione Sicurezza Stradale della Federazione Motociclistica Italiana, ha infine dichiarato: "crediamo in modo assoluto nel programma di Educazione Stradale che stiamo portando avanti. Esistono utenti della strada 'deboli': quelli che si muovono su due ruote, nei confronti di quelli a quattro ruote. Ma esistono utenti ancora più 'deboli' dei motociclisti. Il nostro compito è quello di sensibilizzare i ragazzi al rispetto degli altri, oltre che delle norme e della propria incolumità. Abbiamo formato fino ad oggi circa 700 Educatori, che sono a disposizione per insegnare le 2 ore di Comportamento previste dal programma scolastico, ma potrebbero intervenire anche per le due ore di Legalità. Noi rappresentiamo il pilota, l’idea stessa di velocità, di ardimento, di fronte ai ragazzi: questa nostra caratteristica oggettiva ci permette di attirarne con più facilità l’attenzione. E grazie a questa situazione oggettiva riteniamo di potere meglio sensibilizzare i ragazzi sulla necessità di adottare nella guida comportamenti più ideonei, per se stessi e soprattutto per gli altri utenti della strada". Nonostante gli sforzi fatti, peraltro, resta un dato di fatto importante: oggi circolano con il ciclomotore centinaia di migliaia di ragazzi, minorenni, senza patente di guida. Se non riusciranno ad averla entro il prossimo 30 giugno, come si può ipotizzare che improvvisamente smettano di circolare? Riteniamo che il problema non siano soltanto, e semplicemente, le sanzioni previste dalla legge: 516 euro di multa e il fermo amministrativo del mezzo per 60 giorni. Esiste sicuramente, anche, un problema assicurativo: posto che il proprietario del mezzo deve assicurare per legge il ciclomotore, se un minorenne lo guida senza patente, cosa succederà a chi ha affidato incautamente il veicolo?
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