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I costi medi dei carburanti, negli ultimi giorni, hanno registrato un lieve aumento sulle stazioni di servizio, soprattutto in modalità self service. Tuttavia, ieri le quotazioni internazionali dei prodotti raffinati hanno registrato una diminuzione. Siamo chiari, ancora nulla di preoccupante, tuttavia un aumento c'è stato e probabilmente la causa di questa salita deve essere ricercata in Medio Oriente.
Analizzando nel dettaglio la situazione della rete di distribuzione italiana, secondo i dati forniti dai gestori all'Osservaprezzi del Mimit e aggiornati alle 8 di ieri, il costo medio praticato per la benzina self service è di 1,778 euro al litro (in aumento rispetto a 1,775 nella rilevazione precedente). Le diverse compagnie offrono prezzi compresi tra 1,764 e 1,790 euro al litro (1,769 per i distributori senza marchio).
Per la benzina servita, il costo medio praticato è di 1,917 euro al litro (rispetto a 1,916 nella rilevazione precedente), con i distributori che offrono prezzi compresi tra 1,854 e 1,994 euro al litro (1,823 per i distributori senza marchio).
Come vi abbiamo accennato sopra le quotazioni internazionali del greggio, che influenzano i prezzi dei carburanti, stanno registrando un aumento a seguito dell'ultima escalation di violenza nel conflitto fra Israele e Hamas (riportiamo quanto evidenziato dalle agenzie specializzate in cronaca estera e mercati petroliferi). In risposta a questa situazione, Stati Uniti e Inghilterra hanno intrapreso rappresaglie contro gli Houthi, le forze armate sciite dello Yemen, accusate di attacchi alle navi mercantili nel Mar Rosso.