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Nonostante il governo abbia prorogato fino all'otto luglio il taglio sulle accise, i prezzi alle pompe continuano a crescere. Il rincaro dei carburanti, sempre una costante, ha visto una brusca impennata con l'inizio del conflitto in Ucraina. Dopo aver superato i 2 euro l'intervento del governo ha riportato il prezzo dei carburanti a livelli (quasi) pre-guerra.
Oggi a causa dei continui aumenti vediamo che fare il pieno è sempre più costoso. Gli adeguamenti dei diversi fornitori sono costanti e continui. Un giorno l'uno e un giorno l'altro, a incrementi di 2 centesimi si sta tornando nuovamente intorno a 1,81 € per la benzina e 1,83 per il diesel al self service. Se si vanno invece a guardare i prezzi al servito si arriva quasi a 1,95 per la benzina e 1,97 per il diesel.
Restano stabili i prezzi del Gpl intorno a 0,86 € al litro, mentre scende il Metano auto che costa tra1,95 e 2,3 euro.