Prova Dunlop SportSmart TT

Prova Dunlop SportSmart TT
SportSmart TT va a riempire un buco nella gamma dei pneumatici Dunlop Hypersport, posizionandosi tra i pistaioli GP Racer D212 e gli stradali SportSmart2Max. Uno pneumatico che garantisce massime performance in pista, senza voltare le spalle ad un utilizzo stradale
26 marzo 2018

Dunlop completa la sua gamma Hypersport con un nuovo pneumatico: è lo SportSmart TT, con le ultime due lettere che non sono un richiamo al Tourist Trophy, ma stanno per  “Track Technology”. Un segmento chiave per Dunlop, quello dei pneumatici Hypersport, che ad oggi fa i numeri di vendita più elevati in Europa.
SportSmart TT è un pneumatico stradale pensato e realizzato per un utilizzo in pista, con un posizionamento nella gamma Dunlop tra il GP Racer D212 e lo SportSmart2Max. Un prodotto che permette all’amatore di arrivare in pista con la propria moto potendo contare su performance di elevato livello, senza necessariamente doversi affidare a termocoperte, avendo solo l’accortezza di abbassare le pressioni di gonfiaggio rispetto a quelle standard per l’utilizzo stradale, che sono rispettivamente 2,5 bar per l’anteriore e 2,9 bar per il posteriore.
Per l’uso in pista tecnici consigliano di scendere a 1,5/1,9 al posteriore (in base alle temperature più o meno elevate dell’asfalto), mentre l’anteriore può arrivare a 21: in entrambi i casi si parla sempre di pressioni a freddo.


 

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Dal punto di vista tecnico, il nuovo “TT” è caratterizzato dall’utilizzo di due mescole al posteriore, con una percentuale 40/20/40, con le spalle più morbide e una fascia centrale più dura e resistente alle sollecitazioni che si possono presentare, per esempio, quando si guida a velocità elevata per lunghi tratti di strada.

 

L’anteriore invece è mono mescola, e presenta un profilo studiato appositamente per ricercare le migliori performance in termini di solidità d’appoggio e sostegno in frenata, con un caratteristico disegno degli intagli che è stato ottimizzato anche in funzione di ottenere i migliori risultati in termini di dissipazione del calore nella guida in pista. Sottolineiamo che gli ottimi risultati ottenuti da quest’ultimo hanno fatto sì che il suo profilo sia stato scelto come base per lo sviluppo della gamma pneumatici Motorsport 2018.
Come scritto sopra, alla bimescola posteriore si contrappone la singola anteriore, con la caratteristica comune della totale mancanza di silice, componente importante per raggiungere le massime prestazioni anche su asfalto bagnato, ma che può abbassare il livello prestazionale su asfalto asciutto, soprattutto in presenza delle elevate temperature di esercizio tipiche dell’utilizzo in pista. Non che lo SportSmart TT sia pericoloso sul bagnato, tutt’altro, ma i suoi obiettivi sono altri, e lo si evince anche dalla struttura stessa: la carcassa, come viene chiamata in gergo motociclistico, sfrutta la ben nota tecnologia JLB con avvolgimenti d’acciaio della struttura, e applica una evoluzione della tecnologia NTEC denominata NTEC RT (Road & Track).

 

Come vanno in pista

Il circuito di Monteblanco, nei pressi di Siviglia, è stato teatro della presentazione dei Dunlop SportSmart TT, un tracciato scelto spesso dai costruttori di pneumatici per le sue caratteristiche tecniche e soprattutto per la possibilità di poter configurare il tracciato a piacimento, a seconda delle caratteristiche dei pneumatici o delle moto da testare.
La declinazione sportiva delle SportSmart TT ha fatto preferire una configurazione del tracciato abbastanza veloce, con un tratto misto dove saggiare le doti di handling e agilità. Il meteo invece, come ben sappiamo, non è configurabile, e la tempesta d’acqua della sera precedente il test ha lasciato ampie zone umide, con alcuni tratti del tutto bagnati, oltre ad avere cancellato del tutto il test previsto su strada. Il primo contatto quindi lo abbiamo avuto in sella alle moto che ci dovevano accompagnare nel test su strada, roadaster più o meno sportive: si va dalle BMW R1200R ed RS per poi lasciare spazio alle sportive vere e proprie, cioè Yamaha R1, Honda CBR e BMW S1000RR.

In attesa che la pista si asciughi possiamo solo constatare che le prestazioni delle SportSmart TT con asfalto umido rientrano ampiamente nei nostri parametri di sicurezza, con un comportamento che in previsione di un utilizzo stradale, permette di riportare la moto sana e salva a casa anche nel caso in cui ci si ritrovi a guidare sotto a un diluvio imprevisto. La caratteristica rigidità dei pneumatici Dunlop emerge anche in questo caso, con le sconnessioni del tracciato di Monteblanco che vengono riferite puntualmente alle terga ed ai polsi del pilota. A questa azione non corrisponde una reazione però: che le SportSmart TT non brillino come “incassatrici” non vuol dire che manchino di grip, che anzi è davvero tanto e ben al di sopra delle prestazioni offerte dalle roadster che cavalchiamo, caratterizzate inoltre da assetti morbidi poco propensi a esaltare le doti di sportività di queste gomme. Con l’asfalto che piano piano si asciuga iniziamo a dare il gas senza troppi preamboli, anzi, concludiamo il turno dandolo tutto, ma proprio tutto, senza che il posteriore ci regali la ben che minima perdita di aderenza.

Proprio per questo abbandoniamo le roadster a loro stesse e montiamo in sella ad una S1000R per poi tradirla addirittura con una CBR 1000RR. L’asfalto è quasi del tutto asciutto, e in entrambi i casi rimaniamo piacevolmente colpiti dalla confidenza trasmessa dall’anteriore, sostenuto in fase di staccata, per scelta tecnica non particolarmente svelto a scendere in piega, ma garante di un appoggio davvero notevole e sicuro. Le pressioni sono rispettivamente 1,9 e 2,1, anche perché le temperature non sono particolarmente elevate, e scendere ulteriormente non avrebbe senso secondo i tecnici. Filtrano poco e trasmettono tanto le SportSmart TT, ancor più in presenza di assetti rigidi come quelli che caratterizzano le nostre protagoniste: al contempo però infondono sicurezza, e anche quando si cerca di tirare la staccata, o di forzare l’ingresso in curva perché si arriva lunghi, l’appoggio è davvero ottimo. Non sono particolarmente”svelte” queste Dunlop, ma sono molto progressive, così come lo sanno essere anche quando si esagera e loro “scappano via”. Nessuna reazione brusca, ma allargamenti progressivi del posteriore che si recuperano in maniera più o meno semplice, anche quando gli ausili elettronici sono in modalità “Off”.

 

 

Poi ci si mette il meteo a fare i dispetti (quattro acquazzoni nell’arco di una giornata di test sono davvero snervanti), quindi cogliamo l’occasione per concederci la pausa pranzo. Il tempo di deglutire l’ultimo boccone e grazie al vento e al sole che si è riaffacciato, riusciamo a montare in sella a delle Kawasaki Ninja 400 che per l’occasione sono gommate rispettivamente con dei 110/70 e 140/70 (in alternativa si possono montare anche le 150), con pressioni di 2,1 anteriore e 2,25 posteriore. Su un tracciato più corto ci siamo divertiti come bambini sulle giostre, sfruttando la leggerezza e la rapidità della piccola Kawa nei cambi di direzione e in percorrenza di curva.
Un anteriore che non ti molla mai, questa la prima sensazione in sella alla Ninja: le Dunlop SportSmart TT garantiscono un grip da gomme in mescola vere e proprie, permettendo di concentrarsi solo sulla guida e arrivando a perdere aderenza solo quando lo stupido di turno - per esempio chi scrive - va a cercare lo scatto fotografico con il gomito a terra. Perdita di aderenza, fortunatamente “telegrafata con anticipo”, e niente più. Le prestazioni di questi pneumatici, accoppiati alla facilità e alle buone doti dinamiche di questa moto, possono essere propedeutiche per chi si avvicina alla pista per le prime volte, ma possono essere anche un ottimo allenamento per chi di solito in pista ci va con moto più impegnative e potenti.

Sotto l’ennesimo acquazzone, e vista la cancellazione di un paio di turni per via della presenza di "cascate e torrenti" in pista, tiriamo due conclusioni su queste nuove Dunlop SportSmart TT, che vanno a completare la gamma Dunlop Hypersport con prestazioni sportive eccellenti, tanto da essere prese come esempio per lo sviluppo futuro dei pneumatici track-oriented. Sono gomme dalle prestazioni esaltanti in pista, compagne fedeli durante i trackday, alle quali vi potrete presentare senza l’obbligo di usare termocoperte, visti i tempi di riscaldamento davvero limitati, e con le quali potrete tornare a casa oppure farvi un giro in moto con gli amici, potendo contare sempre su un comportamento ed un’affidabilità da gomme stradali.


Maggiori Info:
Luogo: Circuito Monteblanco (Spagna)
Meteo: Sole e pioggia, 15°C
Foto: Dunlop

Sono stati utilizzati:
Tuta: Alpinestars Motegi
Stivali: TCX Race Pro
Guanti: Spidi STR
Casco: Scorpion EXO-2000 Evo Air

 

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