Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Nato soltanto nel maggio scorso, il marchio QJ Motor si è presentato al 18° China International Motorcycle Expo di Chongqing con una gamma già ben sviluppata.
Assieme a Benelli, Keeway, Moring e Dongdong forma il gruppo di marchi motociclistici controllati da Qianjiang Motors, e i modelli che propone hanno il compito di posizionarsi nella fascia alta del mercato locale. Negli ultimi mesi ci siamo occupati più volte delle novità QJ Motor pizzicate nei collaudi o nei documenti di omologazione.
Il rapido sviluppo della sua gamma di moto, iniziata con la presentazione a giugno della naked SRK600 a quattro cilindri (qui sopra), è dipeso dalla possibilità di attingere ai motori e alla ciclistiche delle Benelli già esistenti. Una sinergia che si intensifica con l'introduzione dei nuovi modelli, il cui sviluppo procede parallelamente per i marchi Benelli e QJ Motor.
Perché non limitarsi a rimarchiare le Benelli e via? Qianjiang Motors ha deciso di dedicare al grande mercato cinese prodotti ancora più adatti alle esigenze e ai gusti dei motociclisti locali, che spesso non coincidono con quelli occidentali.
Vuole puntare molto sulla cultura cinese, sull'interpretare lo stile nazionale, tanto che nella comunicazione è forse l'unico marchio a definire le proprie moto con nomi cinesi invece di usare semplicemente sigle; così come utilizza campagne pubblicitarie fortemente legate allo spirito nazionale.
Venendo ai modelli presentati al Chongqing Motor Expo, la novità più interessante è probabilmente la Adventure SRT750, moto che anticipa la Benelli TRK800 attesa a breve e che si presenta con due allestimenti: una versione più stradale con ruote da 17 pollici e gomme ribassate (120/70 e 180/55), e un'altra fuoristradistica con cerchi a raggi da 19 e 17 pollici e con gomme semitassellate 110/80 e 150/70. Il motore deriva strettamente dal bicilindrico parallelo di 754 cc e 77 cavalli della Benelli 752S, la moto ha fari full led, strumentazione TFT da 7 pollici, forcella a steli rovesciati e monoammortizzatore posteriore centrale.
La sport touring SRG600 ha carena integrale e sella a due piani. Monta il noto motore Benelli 600 a quattro cilindri in linea (con potenza piuttosto contenuta per la categoria: 80 cavalli a 11.000 giri) e il telaio della Benelli TNT600i. Ha frizione antisaltellamento e quick-shift in salita, fari full led, strumentazione TFT e comandi elettrici retroilluminati.
Si chiama SRT500 la versione QJ Motor della nota Benelli TRK502, identici sono il motore bicilindrico parallelo da 48 cavalli e il telaio in acciaio, ma qui compare un forcellone in lega di alluminio invece che in tubi di acciaio. Ha serbatoio da 19,5 litri e un peso dichiarato di 225 kg. Anche in questo caso troviamo fari full led e cruscotto TFT da 5 pollici. I freni sono Brembo, e a cambiare molto rispetto alla TRK502 è l'estetica.
Così come cambia molto quella della QJ Motor SRV500, che si ispira alla cruiser Benelli 502C e dalla quale preleva il motore bicilindrico 500 parallelo da 48 cavalli. Ma ha ciclistica tutta diversa (a partire dal telaio e dal forcellone), con forcella tradizionale invece che rovesciata, ruote da 17” e serbatoio più piccolo rispetto alla versione Benelli (14 litri).
Altra novità, stavolta naked, è la SRK350. Esteticamente deriva dalla 600 a quattro cilindri SRK presentata a giugno, mentre la base tecnica per motore e telaio è mutuata dalla Benelli BN 302S. Il motore sale però alla cilindrata 350, e la potenza è di 36 cavalli a 9.000 giri contro i 38 a 12.000 della Benelli 302.
Ultima novità, inedita anche per Benelli stavolta, è la QJ Motor Turismo Sport 250: una Classica, a dispetto del nome, che adotta un nuovo motore bicilindrico parallelo, con raffreddamento aria/olio, con potenza di soli 17,5 cavalli. La moto ha ruota anteriore da 18 pollici, faro tondo e coppia di ammortizzatori posteriori.
Vista così è difficile pensare a una parallela versione Benelli. Ma forse ci sbagliamo...