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Negli ultimi anni Cina e India si sono contese il primato del maggior numero di moto e scooter venduti all'anno, con considerevoli volumi di 19 e più milioni di unità.
Nel 2020 il mercato indiano ha sofferto maggiormente rispetto a quello cinese a causa della pandemia e quest'anno sta perdendo ancora qualcosa negli ultimi mesi per colpa dell'aumento dei costi di produzione, di quello della benzina e per le difficoltà economiche non ancora superate.
Ma se a soffrire sono stati i modelli con motore termico, così non si può dire per quelli elettrici che proprio da settembre hanno ripreso a tirare. Tanto che da gennaio a novembre si è registrato un incremento del 335%. Nel 2020 si erano fermate a circa 26.000 unità (nel 2019 erano state 32.500 ma un calo del 34% sull'anno precedente) mentre nei primi undici mesi di quest'anno si sono avvicinate alle 117.000 unità.
I tre maggior costruttori del 2021 sono Hero Electric (divisione di Hero Motocorp) che ha ottenuto il 35% della quota di mercato con oltre 40.000 vendite, Okinawa Autotech (24.000 unità e una quota del 20%) e Ather Energy (14.000 unità e il 12% della quota di mercato).
TVS Motor, che recentemente ha siglato un accordo con BMW, è al sesto posto con poco più di 4.000 vendite e Baja Auto (partner di KTM anche nel progetto elettrico) è all'ottavo posto con 3.800 vendite circa.
In India gli elettrici valgono meno dell'1% delle vendite complessive, mentre la Cina ottiene da sola oltre il 90% delle vendite mondiali degli scooter elettrici.
I costruttori indiani sono fiduciosi e prevedendo una crescita importante nei prossimi anni: Hero prevede che nel 2030 ci sarà un mercato da trenta milioni di unità e il CEO di Ather Energy sostiene che il 40% delle vendite dei mezzi a benzina possa trasformarsi in elettrici entro il 2025.
Previsioni rosee ma che non raggiungerebbero quanto chiesto dal premier indiano Narenda Modi che vorrebbe combattere l'inquinamento che affligge le città indiane sostituendo il 90% della produzione dei modelli alimentati a benzina entro il 2025.
Significherebbe piazzare 16 milioni di scooter e ciclomotori elettrici l'anno, con costi al momento ancora superiori e con le problematiche infrastrutturali per la ricarica da risolvere. Una bella sfida...