Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Grave episodio quello che ha coinvolto un gruppo di enduristi e una guardia giurata avvenuto nei boschi nella provincia di Firenze. La comitiva, composta da sei motociclisti, procedeva in una zona vietata, la guardia giurata, dipendente dell’Unione dei Comuni, cercando di fermarli viene investito brutalmente da uno di questi e finisce a terra dolorante.
Se già questo appare decisamente poco allineato alla buona condotta che il buonsenso consiglierebbe, la posizione del motociclista (e forse dell’intero gruppo di enduristi) si aggrava del fatto che scappa e se ne va. Una omissione di soccorso bella e buona che costringe la povera guardia giurata a rimanere per qualche ora nel bosco a causa di quelle che poi si rileveranno delle fratture che lo costringeranno ad un intervento chirurgico. Infatti, è passato diverso tempo prima che qualcuno riuscisse a prestare il primo soccorso alla guardia che, fortunatamente, non era in pericolo di vita.
I Carabinieri dopo una veloce e pronta indagine sembra che abbiano già individuato buona parte degli enduristi coinvolti nella brutta faccenda. Certamente per loro sarà difficile trovare argomenti validi per liberarsi di una responsabilità di questo tipo. Non tanto per l’attraversamento di un’area vietata risolvibile con una semplice sanzione, ma per l’omissione di soccorso più o meno consapevole che poteva realmente trasformarsi in qualcosa di ancora più grave e che in Italia rappresenta un reato grave e fortemente punito.
Sappiamo quanto la pratica dell’enduro sia troppo spesso ostacolata, a volte in maniera persecutoria. Questo sport che, ricordiamolo, è riconosciuto come disciplina sportiva a tutti gli effetti, di fatto sembra davvero sempre più difficile da praticare. Eppure, queste notizie non sono certo edificanti e non fanno bene alla categoria che il più delle volte è rispettosa delle regole e si dimostra diligente ed attenta ai luoghi, alle persone e alla natura che incontrano.