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Il paradosso del 2019 è che a fronte di un aumento delle vendite di nuove moto e scooter in Italia (+5,6%) ha corrisposto un calo di circa il 10% nel rilascio delle nuove patenti della categoria A.
Non che i due andamenti debbano per forza seguire uno sviluppo parallelo, ma il dato in sé diventa interessante soprattutto in prospettiva futura.
Ma veniamo al numero delle patenti attualmente valide in Italia. Uno studio di Facile.it, un comparatore online dei costi tariffari, ha raccolto i dati del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture.
Si scopre così che in Italia le patenti di categoria AM (quelle che abilitano alla guida dei ciclomotori a 2 o 3 ruote e anche i quadricicli leggeri come le minicar) sono 315.000, e rappresentano la parte più consistente. Le patenti A sono infatti poco più di 106.000. Un numero decisamente contenuto in rapporto ai 39.200.000 totali di patenti totali rilasciate agli italiani.
Va fatta però una precisazione molto importante, perché questo numero riguarda soltanto chi possiede unicamente la patente A, e non tiene conto delle patenti di categoria più elevata (sostanzialmente la B) che comprendono anche l'autorizzazione alla guida delle moto nell'unico documento: cioè di coloro che hanno anche ottenuto le patenti A2, A3 e A4, o che per anzianità di conseguimento sono automaticamente abilitati alla guida dei motocicli.
Una condizione che riguarda praticamente la metà delle 36 milioni di patente valide in Italia.
Solo nel 2019 sono state infatti rilasciate oltre 200.000 patenti di categoria A.
Il report di Facile.it spiega che il numero di italiani con una patente di guida attiva è aumentato negli ultimi anni fino alla quota 39,2 milioni (a fine 2019), valore in crescita di oltre 437.000 unità rispetto al 2017 e addirittura di 3,9 milioni se si allarga il periodo di analisi agli ultimi dieci anni.
Rapportando il numero di patenti di guida attive con quello degli over 14 residenti in Italia emerge che il 73,9% della popolazione è abilitato alla guida di un veicolo a motore.
Il rapporto tra numero patentati e popolazione residente vede la Valle d’Aosta al primo posto: il 79,6% degli over 14 anni ha un documento di guida attivo. Seguono in classifica le Marche (78,4%), il Veneto (78,2%) e l’Emilia-Romagna (77,5%).
Secondo l’elaborazione dei dati ufficiali del Ministero, le aree con il rapporto più basso tra licenze di guida e residenti sono la Campania, dove solo il 67,8% della popolazione over 14 ha una patente attiva, la Calabria (69,2%) e la Liguria (70,2%). Il Molise unica regione dove le patenti sono diminuite.
Analizzando l’evoluzione del numero di documenti di guida presenti nel Paese dal 2017 a fine 2019 emerge che le patenti attive sono aumentate in tutte le aree della Penisola ed eccezione del Molise, che invece ha registrato un calo dello 0,11%.
La regione che ha visto l’incremento percentuale più alto è il Trentino-Alto Adige, dove le licenze di guida attive sono cresciute del 2,27%; seguono la Lombardia, con un aumento dell’1,72% (la regione è al primo posto per numero di patenti con 6,5 milioni di licenze di guida, quasi il 17% del totale) e, a pari merito al terzo posto, Emilia-Romagna e Campania, con un +1,64%.
Gli incrementi più contenuti, invece, sono stati registrati in Basilicata (+0,11%), Liguria (+0,17%) e Valle d’Aosta (+0,21%).
Dopo la Lombardia, nella classifica per quantità di patenti, seguono il Lazio (3,7 milioni, il 9,7% del totale) e la Campania, con 3,4 milioni di patenti attive (l'8,7% del totale nazionale).