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Ducati, KTM, BMW, dal 2022 Kawasaki e, pare, tra non molto anche Yamaha: il "club del radar" continua a ingrandirsi dando accesso a tutte quelle Case che hanno scelto di dotare le proprie ammiraglie degli ultimi ritrovati tecnologici per la sicurezza e il piacere di guida come il Cruise Control Adattivo.
Piccolo ripasso per chi non masticasse di tecnologia: da un paio d'anni il mondo delle moto ha assorbito alcuni dispostivi già presenti in campo automobilistico tra questi il Cruise Control Adattivo (ACC) e il Blind Spot Detection, ritrovati che per funzionare hanno bisogno - tra le atre cose - di uno o più radar che "vedano" gli altri oggetti e i veicoli sulla strada e possano quindi comumicare all'elettronica di bordo di porre in atto le giuste contromisure: l'ACC, per esempio, manterrà sempre la velocità costante o una distanza costante con il veicolo che precede e interverrà sui freni e sul motore se avvertirà un pericolo, mentre il Blind Spot Detection comunicherà al pilota (in genere attraverso una spia posta sul margine dello specchio retrovisore) l'arrivo di un veicolo da uno dei lati ciechi. Sono - e saranno - possibili anche altre applicazioni, anche attraverso l'integrazione con delle piccole telecamere, come il riconoscimento dei veicoli o dei segnali stradali, l'interconnessione tra i veicoli e l'adozione di ulteriori dispositivi di sicurezza.
Grazie ai colleghi di Motorrad che hanno pubblicato delle eloquenti foto sul proprio sito, pare quindi che anche Yamaha stia testando una moto dotata di radar alloggiato sotto il gruppo ottico anteriore nello spazio tra i due faretti di profondità, per poi presentarla probabilmente al prossimo EICMA come modello 2023.
Almeno nella propria fase di debutto all'interno della line-up di un costruttore il radar potrebbe essere destinato alle moto che hanno spazio sufficiente per poterlo alloggiare (ed eventualmente anche una seconda unità posteriore), sono più o meno destinate al turismo o all'avventura (dato che il radar è fino ad ora una tecnologia poco correlata all'utilizzo sportivo)e rappresentano in genere una vetta della gamma del costruttore con un posizionamento tale da giustificare il maggior esborso conseguente all'adozione di una tecnologia che presenta comunque un aggravio di costi.
La MT-09 GT come ammiraglia turistica/crossover della Casa di Iwata sembrerebbe quindi la moto ideale per accogliere il radar che però, nelle foto pubblicate dai colleghi tedeschi, sembra presente soltanto nella parte anteriore, rinunciando così al Blind Spot Detection (e limitando i costi al pubblico, ci viene da pensare). Su questa ipotesi sono però certamente possibili ulteriori evoluzioni perché Yamaha ha già brevettato un'interessate soluzione che prevede gli specchi retrovisori con funzione di display aggiuntivi per incrementare l'efficenza dell'interfaccia uomo-macchina e l'efficacia degli avvisi di sicurezza, con inoltre strisce di LED colorate in funzione della "gravità" dell'avviso e anche in combinazione con un radar posteriore.
Non resta che attendere per un eventuale annuncio ufficiale da parte di Yamaha che sveli nel dettaglio la soluzione adottata.