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Diciamo che, l'atmosfera, nell'ambiente del cosiddetto "auto motive", si fa sempre più...elettrizzante. In giro, infatti, c'è giustamente un gran fermento nel nome dell'ecologia, e l'attenzione verso il problema delle emissioni nocive si fa ovviamente sempre più pressante, come si può evincere dalla proliferazione dei vari veicoli più o meno ibridi, piuttosto che puramente a propulsione elettrica.
Negli Stati Uniti è da un bel pezzo che si studia a fondo la questione, tant'è che l'americana Vectrix, dobbiamo dire con molto coraggio, è stata la prima a farsi avanti con il suo scooter, purtroppo fallendo miseramente per motivi di costi elevati di un prodotto intelligente, ma in effetti penalizzato anche dalla ancora scarsa autonomia delle batterie.
Ma gli americani non demordono, la tecnologia progredisce continuamente, e c'è anche chi sta lavorando non solo per offrire veicoli elettrici con autonomie soddisfacenti, ma anche con prestazioni decisamente interessanti.
Ecco dunque che giorni fa un prototipo, peraltro ancora in fase di sviluppo, dotato di motore elettrico GM EV1 alimentato da batterie agli ioni di litio, realizzato dagli specialisti americani della Lightning Motorcycles, ha raggiunto la punta massima di velocità di 166,388 miglia orarie (ovvero 267,776 km/h)!
Una prestazione notevolissima per quella che è diventata la moto elettrica più veloce del mondo, ottenuta, manco a dirlo, sulla smisurata distesa del leggendario lago salato di Bonneville, nell'Utah.
Veicoli elettrici con autonomie soddisfacenti, ma anche con prestazioni decisamente interessanti
Il precedente record di categoria, ottenuto lo scorso primo settembre sempre a Bonneville (sebbene in condizioni meteo non eccellenti, e con un forte vento), apparteneva a un'altra moto elettrica americana, anch'essa una supersportiva, della quale tra l'altro il costruttore Mission Motors (www.ridemission.com) confida di produrre i primi 50 esemplari nel 2010: si tratta della Mission One, che lo scorso giugno si classificò quarta al primo TTXGP (ovvero la corsa riservata alle moto elettriche, nel contesto del Tourist Trophy all'Isola di Man), e che a Bonneville aveva toccato le 161 miglia orarie (259 km/h) di punta massima, con una velocità media nei due sensi di marcia di 241,5 km/h. I suoi progettisti peraltro dichiarano che la loro moto a 6.500 giri dispone di una coppia massima superiore del 17% rispetto a quella che il motore Yamaha R1 2009 eroga a 10.000. Vi lasciamo quindi immaginare le capacità di "wheelie" di queste moto, capaci di impennare aprendo il gas anche a velocità di oltre 130 orari...
Tornando alla Lighting, il test sul lago salato è servito ai tecnici americani come severo banco prova per il loro sistema di gestione delle batterie, che sarebbe quasi pronto per la produzione, che l'anno prossimo dovrebbe comprendere, oltre a modelli di moto sportive e non, anche scooter e quad.