Red Bull Epic Rise 2016: la collina dell'onore [video]

Cinquanta metri di salita sterrata. 75 motorini truccati. Pubblico da Mondiale. Benvenuti al grande spettacolo dei piccoli mezzi della Red Bull Epic Rise, la salita più epica mai affrontata con dei moped. Quest'anno, in giuria, anche Tony Cairoli. Noi siamo arrivati a soli 4,5 metri dalla vittoria!
23 settembre 2016

Una salita ripidissima che impensierisce anche le più potenti moto da cross. Una breve rampa di lancio. Il rumore stridulo di motori più o meno pompati di 75 moped. In cima, dopo ben 50 metri, i due tori della Red Bull si alzano maestosi sul gonfiabile dell'arrivo. Vince chi arriva più in alto. Vince chi non si cappotta o chi non riesce ad arrancare. La Red Bull Epic Rise, gara a invito dedicata agli amanti dell'estremo e dei ciclomotori di una volta, è arrivata alla sua terza edizione. Luogo della sfida, il crossodromo di Cardano al Campo, sul ciglione della Malpensa, per intenderci.

A sfidarsi, come sempre, tre categorie. La classe Truccati, dedicata ai mezzi che mantengono il telaio originale con un massimo di 75 cc, monocilindrici e a frizione automatica e la categoria Proto, per i rider più estrosi che desiderano esprimere al massimo la propria fantasia con motorini creati ex novo artigianalmente con una cilindrata massima di 100cc. Ma i primi a partire sono stati i piloti della classe Stock, la entry level degli Epic Riders,ovvero con il “mezzo” rigorosamente di serie (telaio e ciclistica) e max 65cc.

Quest'anno si è aggiunto anche il premio speciale Epic Moped, il motorino più creativo, scelto da Tony Cairoli e Tamara Molinaro.

Classe Truccati. Per il secondo anno consecutivo il successo è andato a Mattia Pavani, che dopo aver fatto sua la salita di Clusone nel 2015 si è ripetuto quest’anno al Ciglione, in sella a un Peugeot STR. Impresa solo sfiorata inveca dal 2’ classificato Alessio Gorelli (49,4 metri) e da Davide Gasparini (47,5 metri), che ha completato il podio.

Classe Proto. Due i rider capaci di arrivare in vetta. L’ha spuntata, però, Peter Diulgheroff, che ci ha messo 12,7 secondi col suo mostro derivato un vecchio Piaggio Sì. 2 secondi in meno di Gianluca Biganzoli, secondo classificato, mentre il terzo Andrea Caccianiga si è fermato a pochi centimetri dal traguardo.

Classe Stock. Impresa proibitiva invece completare la salita, per i mezzi della classe stock. Il successo qui è andato a Francesco Dodi (45 metri), davanti a Riccardo Decanis (40,50 metri) e Lorenzo Magnani (39,9 metri).

Per i 3 vincitori delle 3 classi, il premio è un volo a Madrid per assistere al Red Bull X-Fighters 2017, l’evento più prestigioso al mondo dedicato al motocross freestyle. I secondi e terzi classificati si sono invece portati a casa i premi offerti da Vibram®, partner dell’evento.

Foto courtesy Red Bull

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