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Una salita ripidissima che impensierisce anche le più potenti moto da cross. Una breve rampa di lancio. Il rumore stridulo di motori più o meno pompati di 75 moped. In cima, dopo ben 50 metri, i due tori della Red Bull si alzano maestosi sul gonfiabile dell'arrivo. Vince chi arriva più in alto. Vince chi non si cappotta o chi non riesce ad arrancare. La Red Bull Epic Rise, gara a invito dedicata agli amanti dell'estremo e dei ciclomotori di una volta, è arrivata alla sua terza edizione. Luogo della sfida, il crossodromo di Cardano al Campo, sul ciglione della Malpensa, per intenderci.
A sfidarsi, come sempre, tre categorie. La classe Truccati, dedicata ai mezzi che mantengono il telaio originale con un massimo di 75 cc, monocilindrici e a frizione automatica e la categoria Proto, per i rider più estrosi che desiderano esprimere al massimo la propria fantasia con motorini creati ex novo artigianalmente con una cilindrata massima di 100cc. Ma i primi a partire sono stati i piloti della classe Stock, la entry level degli Epic Riders,ovvero con il “mezzo” rigorosamente di serie (telaio e ciclistica) e max 65cc.
Quest'anno si è aggiunto anche il premio speciale Epic Moped, il motorino più creativo, scelto da Tony Cairoli e Tamara Molinaro.
Classe Truccati. Per il secondo anno consecutivo il successo è andato a Mattia Pavani, che dopo aver fatto sua la salita di Clusone nel 2015 si è ripetuto quest’anno al Ciglione, in sella a un Peugeot STR. Impresa solo sfiorata inveca dal 2’ classificato Alessio Gorelli (49,4 metri) e da Davide Gasparini (47,5 metri), che ha completato il podio.
Classe Proto. Due i rider capaci di arrivare in vetta. L’ha spuntata, però, Peter Diulgheroff, che ci ha messo 12,7 secondi col suo mostro derivato un vecchio Piaggio Sì. 2 secondi in meno di Gianluca Biganzoli, secondo classificato, mentre il terzo Andrea Caccianiga si è fermato a pochi centimetri dal traguardo.
Classe Stock. Impresa proibitiva invece completare la salita, per i mezzi della classe stock. Il successo qui è andato a Francesco Dodi (45 metri), davanti a Riccardo Decanis (40,50 metri) e Lorenzo Magnani (39,9 metri).
Per i 3 vincitori delle 3 classi, il premio è un volo a Madrid per assistere al Red Bull X-Fighters 2017, l’evento più prestigioso al mondo dedicato al motocross freestyle. I secondi e terzi classificati si sono invece portati a casa i premi offerti da Vibram®, partner dell’evento.
Foto courtesy Red Bull