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La moto è una passione che unisce, lo si sa, ma a volte ci sono delle storie che vale la pena di raccontare. Oggi parliamo di Fausto, un signore di Racale, un paesino del basso Salento, in provincia di Lecce, che dopo mesi di ricerca è riuscito a rintracciare, e a riacquistare, la moto che era appartenuta a suo padre 30 anni prima e che, armato di grande pazienza, ha restaurato. La moto in questione è una Kawasaki Z1300 6 cilindri del 1982 ma questa volta non vi racconteremo noi la sua storia, ma ve la faremo raccontare proprio da Fausto stesso.
C'era una volta, tanti anni fa, un bambino. Aveva 10 anni e iniziava già a capire di motori. Suo padre aveva una grossa Kawasaki Z1300, un mostro all'epoca, con un motore a sei cilindri e trasmissione a cardano. Il bambino bramava quella moto e sognava di guidarla da grande...ma suo padre la vendette ad un conoscente.
Quel bambino crebbe, e dopo quasi 30 anni si mise alla ricerca di quella moto che tanto desiderava da piccolo. Allora iniziò la sua ricerca. Chiamò il conoscente a cui suo padre la vendette, e seppe che l'aveva venduta ad un medico di Pescara.
Allora si fece dare nome e cognome del medico di Pescara. Lo cercò su internet e lo trovò! Lo chiamò e seppe che anche il medico l'aveva venduta, ad un ristoratore milanese. Si fece allora dare le generalità del ristoratore, e si mise a cercare anche lui su internet.
Lo trovò, lo chiamò e gli disse: "Buonasera, lei non mi conosce ma se guarda il libretto della Z1300 che ha acquistato dal medico di Pescara capirà. Sono il figlio del primo intestatario della moto. Avevo 10 anni e sono cresciuto abbracciato a mio padre su quella moto! La chiamo per chiederle un grande favore: dopo quasi 30 anni, faccia tornare a casa mia quella moto che tanto mi ha fatto sognare! Mio padre non sta molto bene e desidero tantissimo fargliela rivedere". E lui rispose "Su quella moto ho fatto il viaggio di nozze e mai avrei immaginato che esistesse una persona che ci tenesse più di me, e che ha fatto tanto per ritrovarla dopo 30 anni. Anch'io sono grande come suo padre, e purtroppo non vado in moto da diversi anni. Per questo motivo gliela vendo volentieri!".
Quel bambino, insomma, ero io!
Acquistata a novembre 2016, la grossa Z1300 è stata completamente smontata in ogni singolo pezzo e restaurata partendo dal telaio, sabbiato e riverniciato, passando dal motore, che è stato riverniciato, utilizzando tre barre di acciaio saldate tra loro per sostenere il peso del sei cilindri di oltre 140 kg!
I ringraziamenti vanno a Luigi Nocco (storico meccanico Kawasaki di Taviano, il cui figlio, Alessandro, quest'anno correrà in Moto2), a Silvio Barbieri, che si è occupato della verniciature e all'amico Guido, che pur non avendo mai conosciuto personalmente mi ha accompagnato quasi per mano, da cultore dello Z1300 qual'è, durante questo restauro, dandomi consigli e facendomi avere addirittura un pezzo che non trovavo più on line. Un rigranziamento va anche ad Alessandro e ad Andrea, che hanno curato le cromature e a Dario e Marco della Busso che hanno realizzato collettori e marmitte.
Dopo otto lunghi e impegnativi mesi, la sorpresa finale. Ho organizzato una cena invitando mio padre, i suoi amici più stretti nonché, chiaramente, gli autori del restauro: al termine della serata la moto faceva sfoggio di sé come una stupenda signora, all'esterno del ristorante.
Lo sguardo di stupore misto ad emozione di mio padre è stato un momento indimenticabile, che mi ha ripagato in pochi secondi delle centinaia di ore trascorse in officina, in carrozzeria e consultando internet alla ricerca di decine e decine di pezzi.
La storia è una di quelle che lasciano il segno a noi amanti delle due ruote, e il lieto fine, oltre che per la moto, ovviamente ha interessato sia padre che figlio, uniti dalla passione per le moto.
Avete restaurato anche voi una moto d'epoca? Mandateci le foto e i dettagli del restauro. Le documentazioni più complete verranno pubblicate su Moto.it. Inviate una mail con il vostro materiale a: [email protected]