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Dopo il restauro della Gilera 150, il nostro lettore Luca Garavaglia si è cimentato in un altro restauro; questa volta non di una moto, bensì di un motorino, nella fattispecie di un Malaguti Motorik 50, un mezzo pratico, proposto dal marchio di San Lazzaro di Savena a cavallo tra gli anni '70 e '80.
Malaguti, che ha chiuso i battenti a fine 2011, era stata fondata a Bologna nel 1930 da Antoniono Malaguti, come rivendita e officina riparazioni per biciclette e si era via via trasformata in una casa motociclistica di una certa importanza, rimanendo però sepre a conduzione famigliare. I primi modelli proposti sul mercato nel secondo dopoguerra, erano biciclette che montavano motore Mosquito e che, successivamente, vennero modificate con l'aggiunta di freni a taburo e sospensioni anteriori e posteriori. Questo Motorik 50 è figlio, un po' come il "Ciao" dellla Piaggio, di questa concezione e, anche se al giorno d'oggi non sono più particolarmente considerati, mantengono inalterate le proprie caratteristiche di comodità e maneggevolezza, soprattutto nelle grandi città.
Chi meglio di colui il quale ha restaurato questa Malagati può raccontarci la storia del suo restauro? Lascio quindi la parola a Luca.
"Nei mesi passati nel box ho incontrato spesso il vicino che mi ha chiesto come andava e come era l’impegno di tempo, sino a che è arrivata la fatidica domandona: “ma senti, ho un vecchio scooter che usava mia moglie quando era ragazza che non si muove più, vorrei darlo a mio nipote quando sarà cresciuto, potresti sistemarlo?”
Visto che ero agli sgoccioli con la finitura dellla Gilera, gli ho detto di sì. Il restauro lo ha voluto ovviamente solo conservativo visto quello che sarebbe stato l’uso finale del mezzo. Quindi con ricchi 100 euro tra pezzi e materiale per pulire ho rimesso in sesto lo scooter!
In sé, a parte la croppa millenaria non aveva altro, quindi una bella pulita con il solvente tanto olio di gomito è tornato a nuova vita. L’unico rammarico che ho, è che non abbia voluto riverniciarlo ne mettere le decalcomanie nuove! Guarnizioni e pistone sono stati gli unici pezzi cambiati, olio per differenziali nellla trasmissione monomarcia e via!
L’unico problema più importate è stato sistemare la chiavetta sul volano che qualche meccanico disgraziato aveva completamente trafilato con un errato montaggio. Una volta sistemato quello e controllato con la pistola stroboscopia, adesso il motore canta che è un angioletto!
Manca solo la reimmatricolazione ma, dal momento che devo reimmatricolare un vecchio boxer e il galletto che sto sistemando, farò tutto insieme!"
Avete restaurato anche voi una moto d'epoca? Mandateci le foto e i dettagli del restauro. Le documentazioni più complete verranno pubblicate su Moto.it. Inviate una mail con il vostro materiale a: [email protected]