Restaurando, puntata 17: Moto Guzzi V 1000 G5 1980

Restaurando, puntata 17: Moto Guzzi V 1000 G5 1980
La rubrica di Moto.it in collaborazione con lo specialista Soiatti Moto Classiche di Novara. Un modello classico, elegante e massiccio
15 gennaio 2018

Moto rare, moto classiche e moto da regolarità, sono ormai svariati i modelli di moto d'epoca di cui abbiamo ormai parlato nei mesi. Oggi vi proponiamo un nuovo restauro eseguito recentemente da Soiatti Moto Classiche di Novara, che ha interessato una splendida - nonché rara - Moto Guzzi V 1000 G5.

Rara è un aggettivo adatto a questo modello, erede a 5 marce manuali della V 1000 I-Convert, visto che, stando ai dati ufficiali, da 1979 al 1982, è stata prodotta in soli 3.857 esemplari, di cui circa 3.000 in versione militare, molte delle quali mandate negli Stati Uniti. Il successo negli Stati Uniti di questa cruiser è infatti facilmente comprensibile grazie ad una linea massiccia, imponente ma piacevole alla vista, elegante.

V1000 in dotazione alla polizia americana
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Il progetto di questa moto era nato nel 1974 con la V 10000 I-Convert, moto molto innovativa per l'epoca che, grazie al suo cambio a due velocità - prima marcia che consentiva di procedere ad una velocità compresa tra gli 0 ed i 130 Km/h e seconda marcia per le velocità superiori, fino a 170km/h- assicurava un comfort di guida elevato. Fu però proprio il concetto così innovativo a renderla poco appetibile al pubblico dell'epoca, molto più tradizionalista e legato alle moto a marce classiche. Oltre a questo aspetto, a far storcere il naso ai clienti Moto Guzzi era la frenata integrale, tecnologia all’avanguardia, ora abbastanza diffusa, che era stata sviluppata per la prima assieme a Brembo: premendo il pedale del freno, grazie ad un ripartitore di frenata, entrano in azione simultanea il disco posteriore ed il disco anteriore sinistro. Sempre per quanto riguarda l’impianto frenante, il disco posteriore è dotato di una ganascia meccanica che blocca la ruota posteriore nel momento in cui la moto viene posizionata sul cavalletto centrale.

L’esemplare portato da Soiatti per essere restaurato giaceva in stato di abbandono, all’interno di un capannone, ormai da un paio di decenni. I segni del tempo erano evidenti con ruggine sparsa un po’ ovunque, perdite di olio dal motore e tutti i problemi comuni a moto ferme da tanto tempo.

La fase di smontaggio
La fase di smontaggio

Come di consueto, la prima fase è lo smontaggio completo, fino ad arrivare al nudo telaio, in modo tale da avere un’idea chiara sul reale stato di conservazione. Smontando la trasmissione a cardano, è saltato all’occhio, come potrete notare dalle foto, che un dente dell’ingranaggio della trasmissione era particolarmente usurato, rendendo così necessaria la sostituzione del pezzo.

La forcella, così come la coppia di ammortizzatori posteriori, è stata completamente smontata e revisionata, con nuove molle, olio e paraoli.

Il motore è stato smontato, i cilindri sono stati rettificati, i pistoni acquistati nuovi e sono stati sostituiti alcuni ingranaggi del cambio. Oltre alla meccanica, il motore è stato anche rivisto sotto all’aspetto estetico, tornado immacolato, come in origine.

Il cardano
Il cardano

I carburatori sono stati revisionati, sostituendo i galleggianti, spilli e guarnizioni e, infine, l’impianto elettrico è stato rifatto da cima a fondo. Tachimetro e contagiri, molto particolari su questo modello di Moto Guzzi, sono stati revisionati, in quanto non funzionanti.

Per completare il tutto, oltre alla revisione dell’impianto frenante, che ha richiesto la rettifica dei dischi anteriori e la sostituzione dei cilindretti delle pinze Brembo, il telaio è stato sabbiato e riverniciato, così come il serbatoio ed i fianchetti che sono stati riverniciati nella classica livrea nera.

Il serbatoio riverniciato
Il serbatoio riverniciato

Questo restauro è stato particolarmente complesso, vista la condizione di partenza della moto e ha richiesto all’incirca 145 ore di manodopera, oltre ad una spesa di 3900 euro per quanto riguarda la riverniciatura, cromatura e componenti nuove.

 

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