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I tempi di ricarica delle batterie di una moto o di un'auto elettrica nettamente superiori al tempo necessario per un rifornimento di carburante di un veicolo a motore termico sono probabilmente il maggiore ostacolo alla diffusione della mobilità elettrica.
Lo sviluppo di chimiche e materiali delle batterie è notoriamente la risposta chiave al problema e riguarda anche l'autonomia e la densità energetica naturalmente.
Uno studio da poco pubblicato sulla rivista Science Advances riporta i risultati di un gruppo di ricercatori dell'Università di Scienza e Tecnologia della Cina. Lo studio ha riguardato uno dei due elettrodi della batteria agli ioni di litio, il più limitante nella capacità e nella velocità di ricarica: l'anodo.
I ricercatori hanno cercato di migliorare la sua costruzione ricorrendo a una architettura porosa a doppio gradiente con particelle di grafite, nanofili di rame e un rivestimento di rame ricavato attraverso un nuovo processo di composizione.
L'anodo così ottenuto è stato inserito nella costruzione di una normale batteria agli ioni di litio e ha permesso una ricarica del 60% in 5 minuti e 35 secondi e all'80% in 11 minuti e 25 secondi.
Non è stata però testata la ricarica completa perché non consigliata per questo tipo di accumulatori.
Une ricerca precedente dell'Università statale di Washington ha riguardato l'anodo in litio metallico con caratteristiche di capacità e durata ancora superiore, ma con non irrisolti problemi di sicurezza dovuti al rischio di incendio.
La tecnologia costruttiva che arriva dall'Università cinese appare invece molto più promettente verso quell'obiettivo di ricarica rapida fissato dal Dipartimento dell'Energia USA di 10 miglia (16 chilometri) di percorrenza garantita da ogni minuto di ricarica.