Richiamo Ducati e Triumph: ammortizzatore posteriore Ohlins TTX

Richiamo Ducati e Triumph: ammortizzatore posteriore Ohlins TTX
Un problema di produzione di una serie di ammortizzatori Ohlins ha costretto alcuni costruttori a richiamare dei modelli super sportivi. Dopo Honda e Yamaha, è arrivato il momento di Ducati (Panigale) e Triumph (Speed Triple)
29 giugno 2015

Il problema è noto da alcuni mesi, da quando Ohlins Racing ha riscontrato un errore di produzione nei suoi mono ammortizzatori TTX, Problema occorso fra il 3 novembre 2014 e il 20 febbraio 2015. Sono interessati in particolare i modelli TTX GP, TTX RT e TTX36 MKII. Una parte di questi ammortizzatori è finita nella normale rete di distribuzione come componente sfusa, e un parte è stata montata su alcuni modelli di produzione. Su alcuni di quelli più prestigiosi che montano sospensioni più raffinate e costose.
I primi richiami hanno interessato la Honda CBR 1000 RR SP, poi è stata la volta della Yamaha R1M ma, come è noto sono molte le super sportive equipaggiate con i mono Ohlins interessati, fra le quali Aprilia, MV, Ducati, Triumph.

Gli ultimi due richiami in ordine di tempo risalgono a una decina di giorni fa e sono stati pubblicati nel bollettino europeo. Nel primo sono citate le Ducati 1199 Panigale S, 1199 Panigale Superleggera e 1299 Panigale S. In totale sono un centinaio gli esemplari venduti in Italia equipaggiato con il mono Ohlins difettoso.
Nel secondo, il richiamo è stato anche questo caso segnalato dalla Germania, sono menzionate le Triumph Speed Triple 1050i R, Speed Triple 1050i R 94 e Daytona 675R.

Questo il problema di produzione. In alcuni casi, avvitando il dado di fissaggio sullo stelo non si crea contatto tra i metalli. Dato l’elevato attrito tra il fondello della molla e il sostegno, viene infatti raggiunta la coppia di serraggio prima che la molla si trovi in posizione finale sul sostegno. Se il dado dello stelo dovesse svitarsi potrebbe quindi essere compromessa la funzione dell’ammortizzatore. Nei casi limite potrebbe persino verificarsi la rottura dell’ammortizzatore.

Sia il produttore che il distributore per l'Italia (Andreani Group) hanno approntato una scheda di verifica online per sapere se il proprio ammortizzatore rientra nei lotti interessati. Basta inserire il numero di serie a sei cifre che si trova sulla testa del cilindro dell’ammortizzatore, vicino al fissaggio superiore. In caso affermativo si può contattare direttamente il distributore per la soluzione del problema.

 

Naviga su Moto.it senza pubblicità
1 euro al mese

Argomenti