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Il primo avviso spedito ai freschi proprietari della nuovissima Yamaha YZF-R1M risaliva a pochi giorni fa e riguardava le quattro cilindri di Iwata vendute in Australia e Canada. L'avviso proveniva dal ministero dei trasporti canadese e dalla commissione per la concorrenza australiana. Veniva segnalato un possibile serraggio errato del dado sull'asta dei mono ammortizzatori Ohlins prodotti fra il 9 novembre 2013 e il 20 febbraio 2015. Un richiamo che riguardava le moto complete (e Yamaha si è subito attivata) e sia i prodotti after market nelle versioni TTX-36, TTX-GP, TTX-RT e TTX-36 MKII.
Per quanto riguarda le Yamaha YZF-R1M già consegnate in Italia si stima che soltanto un parte di queste – parrebbe poche – sia interessate al problema. In ogni caso Yamaha ha ufficializzato oggi il richiamo europeo e inviato una lettera a tutti i clienti della R1M per invitarli a far controllare la propria moto: nel caso fosse necessario si provvederà a sostituire l'ammortizzatore.
Questo il testo della comunicazione inviata oggi:
«La ringraziamo innanzitutto per la preferenza accordata al nostro marchio con l'acquisto di un prodotto Yamaha. In seguito al continuo controllo della qualità del prodotto è stata riscontrata la possibilità che il dado che blocca l’asta dell’ammortizzatore posteriore possa allentarsi per un difetto di assemblaggio da parte del fornitore. Il possibile allentamento del dado è dovuto al mancato raggiungimento della coppia di serraggio prescritta a causa dell’eccessiva frizione tra la molla di ritorno e la sua guida. Questa frizione tra i componenti ha impedito che su alcuni ammortizzatori il dado si serrasse correttamente.
Al fine di evitare questa possibilità, Yamaha ha deciso di intraprendere un Richiamo di Sicurezza per effettuare un controllo ed una eventuale sostituzione dell’ammortizzatore posteriore.
Yamaha Motor Co. raccomanda vivamente di non utilizzare il mezzo fino alla verifica da parte del Concessionario, pertanto le chiediamo di rivolgersi ad un Concessionario Ufficiale Yamaha per programmare l’effettuazione dell'intervento, consegnando la presente lettera. Questa operazione è totalmente gratuita e non le comporterà alcun onere, qualunque altro intervento non inerente al presente richiamo, sarà a suo carico.
Scusandoci per il disturbo arrecato, le porgiamo distinti saluti».