Ride in the USA: nel deserto con le nuove SWM

Un improvvisato test ride nel deserto con le RS300 e 500 del risorto marchio italiano
13 aprile 2016

L’altro giorno sono stato invitato dall’amico Luca Trussardi a provare le nuove SWM nel deserto sopra Glen Helen. Luca, che qualcuno ricorderà come pilota dell’Enduro e specialista del GNCC americano e delle Baja in Messico, era stato a sua volta invitato da Pete Vetrano, il nuovo importatore USA del marchio lombardo.

Ovviamente non ho perso l’occasione e in men che non si dica eravamo già a smanettare sulle nuove RS500R e RS300R, arrivate fresche fresche dall’Europa.

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Le moto, così come arrivano nella cassa, sono quasi completamente strozzate per passare i restrittivi test emissioni californiani, ma una veloce cura per eliminare le strozzature nella cassa filtro permette di avvicinarsi da subito alle prestazioni previste per la versione “racing”, che sarà messa a punto a breve. Come ulteriore riferimento per questo test ci siamo fatti accompagnare da Robert Nantista (esperto di Baja ed avido appassionato del marchio Husqvarna) che si è presentato con una 450 pronto gara, anche se non più freschissima.

Dal punto di vista estetico queste SWM richiamano molto le vecchie Husqvarna “italiane”, da cui hanno preso molto se non proprio tutto. La loro vocazione non è però quella di racer pronto gara, quanto piuttosto di Dual Sport, un mercato che rimane in fortissima crescita negli Stati Uniti e nel quale Vertano ritiene di poter dire la sua con queste nuove arrivate. Indicativamente il prezzo di vendita tasse escluse dovrebbe aggirarsi sui $7300 per la RS300R e sui $7500 per la RS500R. Per entrambe ci sono iniezione elettronica Mikuni, avviamento elettrico con decompressore automatico, cruscotto sotto chiave, faro stradale e kit frecce/porta targa a norma DOT. Altre dotazioni di spicco sono il le sospensioni Kayaba, la ventola al radiatore, il doppio silenziatore di scarico e la frizione a comando idraulico Magura.

Una volta in sella (dura!) emerge subito la natura Dual Sport di queste due SWM, molto pastose ai bassi regimi e decisamente progressive nell’erogazione. In entrambi i casi, come detto, siamo davanti a modelli non destinati all’uso agonistico e il peso maggiore si fa sentire sui passaggi più impegnativi o nelle curve più strette, quando spalanchi il gas per rialzare la moto in uscita ma la senti “cadere dentro”. Una sensazione credo ulteriormente avvertibile in queste zone, dove il terreno morbido e spesso completamente sabbioso tende a “mangiare” molti cavalli.

Tra le due cilindrate non c’è a feeling molta differenza di peso, dunque il rapporto peso/potenza penalizza maggiormente la 300 anche se sinceramente è quella che mi ha divertito di più. Ha un motore che si arrampica ovunque, basta “picchiare dentro la prima” e sfruttare la coppia, stando attenti a non far pattinare il posteriore. Sebbene le sospensioni siano tarate sul morbido io, che sono un fermone, non ho mai avuto grossi problemi. Altro discorso per Trussardi, che ovviamente gli da molto più gas di me o di Robert e in alcune occasioni si è trovato a fare i conti con un posteriore che tendeva a scalciare quando arrivava a fondo corsa.

Nel nostro giro, di circa 60 miglia, i freni di entrambe si sono comportati in modo eccellente e l’avviamento elettrico non ha mai perso un colpo. La frizione della 500, invece, ha sviluppato velocemente dell’aria all’interno del comando idraulico, ma visto che era nuova appena uscita dalla cassa probabilmente potevamo fare un lavoro migliore quando abbiamo spurgato il sistema prima di partire. Non me la sento dunque di dare la colpa alla moto.

Per finire vorrei fare un rapido confronto con la Husqvarna di Robert, sebbene un po’ ingiusto nei confronti delle due SWM. Ovviamente la Husky vince alle voci potenza, peso e sospensioni, spingendoti a provare passaggi che magari di primo acchito non affronteresti con le due SWM. Curiosamente anche la moto di Robert ha avuto problemi di frizione a metà giro dunque non abbiamo potuto fare un confronto molto approfondito.

Quello che è chiaro è che entrambe le SWM, con qualche ritocco al motore, una taratura ottimale delle sospensioni e una buona dieta dimagrante sarebbero molto più divertenti da portare a spasso, anche in situazioni più estreme.

Ed in effetti, per divertimento ma anche per saggiare maggiormente le doti e i limiti di queste SWM, con Pete. Luca e Robert ci siamo ripromessi di allestire un paio da gara per fare una 6 ore o magari una LA-Barstow-Las Vegas in autunno.

Verdetto provvisorio? Sia io che Robert abbiamo dato la preferenza alla RS300R, mentre il professionista che c’è in Trussardi ha finito per premiare la maggior cavalleria della RS500R.

Se avete 3 minuti guardatevi anche il video panoramico, che ho girato lungo il salitone finale con la nuova action camera 360fly: se usate Chrome potete ruotare il punto di vista trascinando il mouse (e ricordatevi di impostare la massima risoluzione 1440s).

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Swm RS 500 R (2015 - 16)
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Via Nino Bixio, 8
21024 Biandronno (VA) - Italia
0332 769911
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  • Cilindrata 501 cc
  • Peso 112 kg
  • Sella 963 mm
  • Serbatoio 7 lt
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Scheda tecnica Swm RS 500 R (2015 - 16)

Cilindrata
501 cc
Cilindri
1
Categoria
Enduro
Potenza
Peso
112 kg
Sella
963 mm
Pneumatico anteriore
90/90-21"
Pneumatico posteriore
120/90-18"
Inizio Fine produzione
2015 2016
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