Riding School Pedersoli: rimandati in pista a Luglio

Siamo tornati a scuola, dietro ai banchi della Riding School di Luca Pedersoli, all'autodromo di Franciacorta per una giornata in pista con alcuni dei migliori piloti del CIV e della Superbike
6 agosto 2015

Estate, tempo di vacanze, mare, sole e anche tempo di accantonare i libri di scuola per qualche mese senza pensare ai compiti da fare per settembre. Già, perché per chi frequenta ancora le scuole l'incubo peggiore che possa avere durante l'estate è sicuramente quello di essere rimandato in qualche materia, e quindi di dover studiare durante l'estate per rimediare ai brutti voti presi durante l'anno. Proprio come noi.
Fortunatamente, però, non siamo stati rimandati a settembre, ma a luglio: la redazione di Moto.it ha deciso di spedirmi dietro ai banchi della Riding School di Luca Pedersoli sul tracciato di Franciacorta. Ovviamente l'invito è stato preso con entusiasmo. Quale occasione migliore, per uno smanettone come me che non frequenta spesso i circuiti, di imparare a muoversi correttamente sulla moto e interpretare nel modo giusto le traiettorie se non un corso in pista con istruttori di alto livello come quello dell'autodromo di Franciacorta?

Naviga su Moto.it senza pubblicità
1 euro al mese

La scuola

Quest'anno la Riding School festeggia i suoi dieci anni di attività. Certificata della FMI, la Federazione Motociclistica Italiana, è stata fondata nel 2005 da Luca Pedersoli, pilota e tester con molteplici esperienze in svariate categorie, tra cui il campionato mondiale Superbike e il CIV; il suo obiettivo è quello di offrire diversi corsi di guida in base alle esigenze e al livello di preparazione di ogni iscritto. Ci sono corsi di guida sicura su strada base, con l'intento di migliorare la propria sicurezza su strada dedicato a tutti quelli che cercano maggiore feeling con la propria moto, per passare poi ai corsi in pista, quelli che hanno maggiore affluenza. Tre le proposte di corsi su cui poter scegliere: Pista Base Entry, per quelli che la pista l'hanno vista solamente durante le gare della MotoGP o della SBK e hanno sempre avuto un timore reverenziale nel mettere le ruote tra i cordoli, o che ci sono stati al massimo due volte nella loro vita e vogliono quindi imparare i segreti della guida sportiva. Ci sono poi il corso Pista Intermedio, per il motociclista che vuole affinare e correggere la tecnica di guida e soprattutto la postura, e il Pista Avanzato, dedicato ai piloti più esperti che hanno come obiettivo togliere i decimi di secondo dal tempo sul giro.

Nel ruolo di insegnati abbiamo trovato piloti di altissimo livello, tra cui alcuni con esperienza internazionale, come i tecnici federali Cristiano Migliorati e Marco Borciani (campioni italiani Supersport e Superbike), alcuni ancora oggi in attività nel CIV, come Ivan Goi, (campione italiano Superbike 2014), Luca Conforti (campione italiano Superstock), Diego Giugovaz (campione italiano Supersport), o nella Coppa del Mondo Superstock come Federico Sandi, Stefano Casalotti e Luca Salvadori, o dalla Supersport come Massimo Roccoli e addirittura dal Mondiale Superbike con il conosciuto Niccolò Canepa. Tutti piloti professionisti con un certo bagaglio di esperienza da poter sfruttare a nostro favore.

Direzione Autodromo di Franciacorta

Vestito di tutto punto, con casco, tuta, paraschiena, guanti e stivali, l'abbigliamento preferito da noi motociclisti - quello che metteremmo anche al nostro matrimonio - mi dirigo alle prime luci del mattino con la mia Kawasaki ZX-10R verso l'autodromo di Franciacorta. Fortunatamente il caldo a quell'ora non si fa ancora sentire e lungo il tragitto iniziano ad assalirmi le prime preoccupazioni. Non è la prima volta che vado in pista, ma andarci con la mia moto in configurazione originale mi preoccupa un po', visto che l'ultima volta che ho messo le ruote a Franciacorta alla curva 11 ho provato cosa vuol dire "mettere il culo a terra" a causa di una stupida scivolata: non vorrei replicare nuovamente la cosa.
Arrivato in circuito mi dirigo verso il paddock dove sbrigate le prime formalità del caso, compilazioni dei vari moduli per la partecipazione e assegnazione del corso, Pista Intermedio, e poi verso l'aula per la teoria. Schieriamo la moto nella corsia box, in fila alle altre del gruppo, dove troviamo pronti i nostri compagni di corso, ben quattro ragazzi giovani alla loro prima esperienza alla Riding School.

Ad accogliere tutti i partecipanti e a fare le prime presentazioni è lo stesso Luca Pedersoli, alle 9:30 ci da il benvenuto, con le prime indicazioni del caso: mantenere un comportamento in pista corretto e seguire con attenzione le istruzioni del nostro tutor. L'entrata in pista sarà divisa per gruppi evitando così di essere in troppi all'interno di un singolo turno e soprattutto permettemdoci di divertire, cosa importante. Mi guardo intorno e noto con piacere la differenza di età tra i partecipanti al corso: dal ragazzo giovane che ha preso la sua prima moto sportiva, alla ragazza che per la prima volta entra in pista, al senior con la passione da sempre per le due ruote e ai più pistaioli con le loro supersportive bombardate di tutto punto, e con le termocoperte sulle gomme, pronti per limare decimi al cronometro. Non mancano i tecnici dei pneumatici che controllano minuziosamente la pressione di ogni ruota.

Piccolo briefing e poi in pista

Ci sediamo al tavolo con il nostro istruttore Diego Giugovaz, campione Italiano Supersport, che subito inizia a metterci a nostro agio e dopo le prime presentazioni per capire anche il nostro livello di capacità, ci spiega la suddivisione dei turni, che sono quattro per l'intera giornata della durata di 15/20 minuti più uno di prove libere.
Pronti, si parte! Giù la prima marcia, usciamo dal rettilineo dei box dietro al nostro istruttore, pronti a seguirlo e copiare al meglio le traiettorie da lui indicate. Noi ci alterniamo dietro a Giugovaz, per far capire a lui come è il nostro stile di guida e come affrontiamo gli inserimenti e le uscite di curva. Una volta rientrati al box, cartina della pista in mano, ci vengono segnati i tempi con cui abbiamo girato e veniamo spostati subito nel gruppetto di quelli più veloci. Sono infatti due i gruppi che girano con Diego, suddivisi in tre e due piloti. Piccola pausa per un briefing tecnico su come ci si comporta in pista, sulle bandiere e sulle piccole accortezze da prestare alla moto prima di iniziare a girare.

Siamo pronti per il prossimo turno, ma prima un piccolo ripasso della pista insieme al nostro Giugovaz che ci spiega quali sono le traiettorie ideali da seguire, con quale marcia affrontare ogni singola curva e inizia a correggere la posizione in sella di ogni allievo. Consigli preziosissimi che ascoltiamo attentamente e di cui faremo tesoro in seguito. I turni si susseguono uno dopo l'altro, il caldo e le temperature arrivate quasi a sfiorare i 38 gradi non aiutano, la fatica nello stare in sella si fa sentire, ma è sovrastata dalla gioia e dalla voglia di imparare e correggersi che non ci facciamo caso più di tanto. I tempi scendono e i piccoli miglioramenti iniziano a farsi vedere. Per noi la cosa più importante, oltre a quella di non incappare un'altra volta in una bella scivolata alla curva 11, è soprattutto cercare di correggere quella posizione in sella che ormai ci appartiene, dovuta a anni di guida su strada.

I complimenti da parte del nostro istruttore arrivano ben presto per tutti noi. Confrontiamo i tempi dei singoli turni notando come ognuno è riuscito a scendere di 2 o 3 secondi. Merito della capacità di Giugovaz nel correggerci e darci quelle piccole dritte che solo un esperto pilota come lui sa dare. Giusto per darvi un'idea di che tipo è Diego, vi diciamo soltanto che a fine dell'ultimo turno ci ha sorpassato in staccata con la ruota posteriore tutta di traverso, lasciando una bella virgola nera sull'asfalto, per poi entrare perfettamente in curva con estrema semplicità. Pazzesco!

A fine giornata siamo ormai stanchi e affaticati, guardiamo quasi con ammirazione i ricciolini sulla spalla delle nostre gomme, con un sorriso che non riusciamo più a toglierci dalla faccia. Torniamo lungo la strada di casa felici di aver partecipato alla Riding School, con la promessa di ritornarci al più presto, soddisfatti di aver trovato un'organizzazione perfetta, un clima piacevole e soprattutto contenti di aver conosciuto persone con tanta esperienza e passione. Ma anche con un bel diploma, da bravi studenti, che appenderemo sicuramente nel nostro box.

Argomenti

Ultime da News

Hot now