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Lo scorso fine settimana, il 15 e 16 settembre, Camerino è stato il palcoscenico della Rievocazione Storica della Sei Giorni 1974, evento di Regolarità d’Epoca a carattere non competitivo, davanti agli occhi del Presidente FMI Giovanni Copioli.
I due giorni sono stati particolarmente significativi sia per il Moto Club Camerino, che ha voluto rievocare i fasti dell’evento del settembre del 1974, sia per gli abitanti della città stessa, che hanno visto rianimarsi il centro cittadino ormai disabitato dal mese di ottobre 2016, quando fu colpita, assieme a tante altre città del Centro Italia, dal tragicamente noto devastante sisma.
Ad oggi, il centro storico di Camerino è al momento l’unico del cratere sismico disabitato e chiuso a causa delle serissime lesioni agli edifici. Nonostante ciò il Moto Club Camerino si è rimboccato le maniche, e con la solita voglia di fare che lo contraddistingue ha fatto in modo tale che fosse possibile, almeno per due giorni, un ritorno alla “normalità” con una nuova edizione dell’evento, detta “della rinascita”: una denominazione che sottolinea la voglia di andare avanti anche tramite le moto e la "regolarità".
Nel primo pomeriggio, alcuni iscritti, grazie al Comune di Camerino e alla locale Protezione Civile, hanno potuto accedere alla “zona rossa”, regno oramai del silenzio: è stato ovviamente questo uno dei momenti più toccanti e commoventi della giornata.
Per quanto riguarda il lato prettamente motociclistico, tutto è iniziato sabato pomeriggio con l’apertura del parco chiuso, seguito dalla sfilata dei piloti e dei mezzi su un palco. Palco dove sono saliti anche i campioni Bettoni e Mercatelli, che corsero a Camerino nel 1974 rispettivamente su Gilera e su SWM. Presente anche il campione camerinese Cesare Bernardi, vincitore domenica scorsa di una classe di campionato italiano gruppo 5 regolarità e vincitore alla Sei Giorni dell’Elba nel 1981.
Dopo una buona dose di fuoristrada, piloti e famgliari si sono spostati al ristorante Etoile di Camerino in compagnia del presidente Copioli, oltre al Vicepresidente Bartolucci e al Presidente del Comitato Regionale FMI Marcello Catena.
Durante la serata è stata premiata la moto storica più datata (una BSA del 1964 del pilota Filippo Ceccucci), la moto meglio restaurata (una Fantic Motor Caballero 125 di Luca Biagioli) e la moto meglio conservata (la Gilera 125 di Libero Magini).
Il mattino seguente, motori accesi alle 9:30 con il presidente Copioli che partiva con il pettorale n.1 per il giro di circa 80 chilometri sulla mulattiere della Sei Giorni del 74, con la salita al mitico Cavatappi, linea storica di quell’epoca e banco di prova per gli appassionati di Camerino. A metà giro li attendeva un ristoro a base di porchetta e braciole di maiale.
Un grande successo per il Moto Club di Camerino ma, soprattutto, per la comunità intera. Adesso non resta che aspettare la prossima edizione, nel 2020!