Debiti MV Agusta: via libera dal Tribunale per il pagamento in cinque anni

Debiti MV Agusta: via libera dal Tribunale per il pagamento in cinque anni
Con l'omologa al piano di ristrutturazione, presentato da MV Agusta, da parte del Tribunale di Varese, viene approvato il piano quinquennale di riassetto del debito. Sardarov è il nuovo vice presidente
15 novembre 2017

Dopo aver chiuso un'edizione di Eicma con una ritrovata energia e buoni contratti con i propri distributori, MV Agusta riceve oggi una buona notizia – che peraltro era nell'aria – dal Tribunale di Varese.
Con apposita omologa del concordato di continuità – che chiude la procedura di ristrutturazione debitoria con i creditori - è stato infatti approvato il piano di rientro dai debiti che ammontano a 50 milioni di euro. Con questo pronunciamento, dunque, l'ipotesi di fallimento si allontana del tutto.
Il piano è stato messo a punto dall'avvocato Andrea Lanata e dal commercialista Sergio Caramella. Teoricamente, un creditore potrebbe ancora non accettare questa proposta, e quindi la procedura si allungherebbe, ma di fatto i creditori hanno dato via libera a tempistiche e quote di pagamento quando sono stati interpellati.

Nonostante l'ingresso di Mercedes AMG come socio di minoranza nel 2014 (con un aumento di capitale di circa 20 milioni di euro per una quota del 25%), un investimento di 15 milioni di euro da parte di SACE e Banca Popolare di Milano e l'aumento delle vendite, la crisi di liquidità si era presentata nel 2015 mandando in crisi la produzione.
Il bilancio 2014 si era chiuso positivamente per la Casa varesina, ma questo non è bastato, tanto più che il socio AMG si era rifiutato di aderire a un nuovo aumento di capitale. Davanti al rischio di uno stop produttivo, MV Agusta aveva perciò presentato richiesta di concordato in continuità a marzo del 2016.
Poco dopo la produzione era parzialmente ripresa, facendo anche ricorso alla Cassa Integrazione, ed è proseguita quest'anno sebbene su volumi giocoforza contenuti. A luglio 2017 c'è stato l'importante ingresso in MV Agusta del socio ComSar Investor della famiglia russa Sardarov, con relativa ricapitalizzazione e uscita di scena di Mercedes AMG. La quota controllata da ComSar dovrebbe attestarsi al 49%.

Con l'approvazione odierna del tribunale, MV ha tempo sino alle fine di quest'anno per saldare i debiti con i creditori privilegiati, ha un anno di tempo per pagare i creditori non privilegiati e altri quattro per saldare i creditori chirografari. Questi ultimi hanno ottenuto di poter ricevere il 52% di quanto loro dovuto al 2016 nell'arco di cinque anni.
Con il Fisco ci sarà un'altra procedura, ma le tempistiche richieste dai legali sono di un periodo analogo. Sempre dal Fisco. Giovanni Castiglioni ha avuto l'anno scorso un'altra contestazione.

Nel piano di ristrutturazione sono previste riduzioni dei costi, e sarà soprattutto cruciale per MV consolidare il proprio rapporto con i fornitori, mentre è presto per conoscere gli investimenti che saranno stanziati per il lancio dei nuovi modelli attesi.
La priorità resta la piattaforma a quattro cilindri che partirà dal rivisto propulsore da un litro di cilindrata, sviluppo al quale a Schiranna stavano già lavorando.

Il comunicato diffuso stasera da MV Agusta informa anche della nomina di Timur Sardarov alla carica di vice presidente. Sardarov ha detto: «Il nostro investimento in MV Agusta ha come base una visione a lungo termine con l’obiettivo di sostenere e sviluppare la crescita di questo mito delle due ruote».

«Sono soddisfatto – queste le parole di Giovanni Castiglioni, presidente di MV Agusta - di aver portato a termine con successo un importante piano di risanamento e di riposizionamento di un brand che ritengo essere una vera icona del Made in Italy nel mondo. Lavoreremo con determinazione per consolidare il lavoro fatto». 

 

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