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Avete letto bene, a partire da oggi il prezzo dei carburanti sarà più alto.
Le accise su benzina, gasolio e GPL risalgono causando un conseguente aumento nel prezzo finale dei carburanti di 0,12 euro al litro. L’unico fattore che al momento sta frenando la salita dei prezzi è il leggero ribasso delle quotazioni del prezzo industriale.
Il 23 novembre è stata presa la decisione di dimezzare lo sconto sul disincentivo fiscale dei carburanti che, sommato all’Iva al 22%, porta ad un aumento sul prezzo finale di 12,2 centesimi.
Solamente nel mese di dicembre questo rincaro avrà una ricaduta di circa 317 milioni di euro nelle casse dello stato Italiano. In un anno invece il rincaro delle accise porterà ben 3,8 miliardi di euro in più al Fisco.
Ecco l’aumento delle accise nel dettaglio:
A fine novembre il prezzo medio della benzina era di 1,66 euro al litro, di cui il 46,9% di penalizzazione fiscale tra accisa ed Iva; il gasolio si collocava a 1,74 euro al litro, di cui 39,1% di disincentivo; il Gpl invece a 76,8 centesimi al litro, di cui il 31,1% di accisa e Iva.
Con grande probabilità il prezzo della benzina dovrebbe schizzare oltre 1,76 euro al litro, mentre il gasolio arriverà intorno a 1,85 euro al litro. Gli utilizzatori di auto a metano saranno i più penalizzati dato che il prezzo medio si colloca tra 2,14 e 2,40 euro al litro.
L'Unione Nazionale Consumatori: “Avremo un Natale in bianco, una gelata sui consumi, vista la stangata che stanno già pagando le famiglie per colpa dei rincari di novembre". La richiesta di Assoutenti al governo: “Rivedere la sua decisione sui carburanti, aumentando il taglio delle accise almeno fino al termine dell’emergenza prezzi e bollette”.