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Tra i protagonisti assoluti dei talk organizzati da Moto.it per MOARD nella prima giornata di evento (visibili su IGTV) c’è stato Fabrizio Rigolio, CEO di un marchio che rappresenta oggi l’eccellenza nel design Made in Italy: Rizoma. Tra customizzazioni, luxury e mobilità il brand di Ferno è l’esempio perfetto di una realtà aziendale che guarda al futuro.
Cosa porta Rizoma qui al MOARD?
«Diverse cose: abbiamo portato un’espressione dell’Harley con prodotti differenti e una Metropolitan Bike che rappresenta non una bici ma una mobilità urbana, quindi il lifestyle nella città».
La vostra è una versione dell’Harley un po’ new wave, che guarda al futuro…
«Noi logicamente interpretiamo le linee che amiamo, io amo il moderno e quello che deve arrivare dopo quindi la nostra visione si sposta in quella direzione».
Dal tuo occhio di designer quali sono le cose più interessanti che hai visto qui al MOARD?
«Tante cose. Ma innanzitutto l’atmosfera. Un ambiente differente per racchiudere qualcosa di completamente differente. Le due ruote generalmente sono in un ambiente diverso, passionale, con rumore e caos, invece qui c’è armonia. È una dimensione aurea che ti fa apprezzare lo stile e il design. Credo che sia l’inizio di un qualcosa di diverso, quindi congratulazioni al MOARD e a tutti quelli che hanno partecipato a questo progetto».
Qual è secondo te la differenza tra arte e design?
«Il design a differenza dell’arte è funzione. In Italia tantissimi si sono impadroniti di un termine che credo significhi più stile. Invece il design è anche tanta ingegneria».
Come sta cambiando Rizoma?
«Credo che oggi ci siano delle spinte fortissime nel campo dell’innovazione: intelligenza artificiale, robotica… Il mondo sta cambiando e questo è il momento delle grandi opportunità. Noi stiamo cambiando, stiamo cercando di reinterpretarci e spero di poter realizzare qualcosa di differente e che possa regalare passione».
Quindi sostanzialmente non è così fuori luogo dire che magari un giorno ci sarà un arredamento Rizoma, un mobile Rizoma o magari uno scooter elettrico Rizoma?
«Il mobile probabilmente no, però mi piacerebbe inventare la mobilità moderna quindi, fino al mio ultimo giorno, spero di fare questo».
Qual è la fase della progettazione e della creazione che più ti entusiasma?
«Come un grande sportivo: la più grande soddisfazione non è la vittoria di una competizione, ma lo sforzo, tutto quello che ci sta dietro. Il momento aureo è quando tu pensi una cosa, poi quando si concretizza forse è solo la sfumatura finale».
C’è un oggetto che rappresenta la sintesi del tuo essere creativo?
«Non ce l’ho. Ho la fortuna di voler sempre essere un foglio bianco».