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La notizia è arrivata non completamente inattesa ma ha gelato il mondo delle corse su strada: tutte le road races nordirlandesi 2023 sono state cancellate, la ragione? Costi assicurativi troppo alti, secondo la BBC aumentati di 400.000 sterline solo per la responsabilità civile ma ci sono anche rialzi considerevoli per le franchigie e l'aumento totale dei costi potrebbe arrivare fino a 800.000 sterline. Un macigno che sarebbe giustificato dai rischi e dall'instabilità del mercato assicurativo ma che sfocia anche nella difficoltà di trovare assicuratori in grado di erogare il servizio.
E così il 2023 non vedrà partire North West 200, Cookstown 100, Tandragee 100, Ulster Grand Prix e Armoy Race of Legends, ma non è tutto: per le stesse ragioni non si terrà l'Ulster Superbike Championship. Lo stop non riguarderà comunque l'off road.
Difficile dire cosa potrà accadere adesso: se prendiamo ad esempio la NW200 (prevista a maggio) il danno è notevole. Una competizione con 90 edizioni alle spalle, fonte non soltanto di entrate per la costa nord dell'Irlanda del Nord (si è calcolato che l'anno scorso abbia portato circa 195.000 turisti e 17 milioni di sterline nelle casse dell'Isola) ma anche prodromica per i piloti che poi scelgono di correre al Tourist Trophy sia per ragioni di mera continuità agonistica e di allenamento (ricordiamo che l'anno scorso il vincitore della NW200 Glenn Irwing fu anche il più veloce esordiente al TT) che per la possibilità di offrire ai propri sponsor un pacchetto più ricco e più visibile: cancellarla così non deve essere stata una decisione presa a cuor leggero, proprio nella patria di Joey Dunlop.
Ma c'è una speranza: innanzitutto gli organizzatori non hanno bloccato gli eventi preparatori che si terranno (a partire dal 14 febbraio) regolarmente, e in ogni caso il Motor Cycle Union of Ireland Ulster Centre ha dichiarato di stare valutando una serie di opzioni tra cui anche una campagna di crowfunding, mentre da alcune parti si è posta sul piatto la questione di far pagare gli spettatori per un evento del genere.
Può succedere anche al TT, specie dopo la tragedia dell'anno scorso dove il Mountain ha mietuto sei vittime? In un'intervista a Visordown, il pluricampione del Tourist Trophy Gary Johnson afferma che ne dubita per quanto concerne il breve periodo ma sul lungo periodo "chi può saperlo?". Certo le dimensioni dei due eventi (NW200 e TT) sono diverse e diverse sono le capacità di influenzare le rispettive economie delle due Isole, con l'Isola di Man che è molto più concentrata sulla gara su strada più famosa del mondo per quanto riguarda la propria ricchezza di quanto non lo sia l'Irlanda del Nord con la NW200.
Vi terremo informati sull'evolversi della situazione e sulla, auspicata, possibilità che dagli organizzatori vengano trovati i fondi per sostenere i costi assicurativi.
Fonte: BBC