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La “Mappa degli incidenti stradali 2016”, compilata dall'ACI (Automobile Club d'Italia), fornisce l'elenco delle strade italiane con la maggiore densità di incidenti, e aggiunge molte statistiche che prendono in considerazione i tipi di veicoli coinvolti, l'età dei conducenti, la tipologie di strade, il luogo, il numero di vittime e feriti in base all'età e al sesso.
Le strade più pericolose per gli utenti delle "due ruote" sommano gli incidenti di motocicli e ciclomotori con quelli che vedono coinvolte anche le biciclette: in questo senso, manca purtroppo una distinzione importante per avere un quadro chiaro, ma i numeri ci sono e contano.
Secondo questa statistica, nel 2016 la tratta più pericolosa per le "due ruote" è stata la Padana Superiore (SS 011) in provincia di Venezia, fra il chilometro 421 e 426: dei 26 incidenti registrati nel 2016, ben l'88,5% hanno riguardato veicoli a due ruote. La tabella qui sotto riporta i dati delle altre tratte segnalate, che vedono ai primi posti la Via Emilia (in provincia di Rimini), la SS 223 Varesina (in provincia di Varese) e la SS 013 Pontebbana in provincia di Treviso.
Nel corso del 2016 sono stati registrati sulle strade italiane 175.791 incidenti, un numero appena superiore a quelli occorsi nel 2015. Oltre il 60% di questi sono avvenuti in città, poi sulle strade extraurbane, e infine in autostrada, con una quota attorno al 6%.
I feriti sono stati poco meno di 250mila, in aumento, mentre le vittime sono scese del 5% fermandosi a 3.283.
Quelle su due ruote (a motore e non) accusano com'è noto un'incidenza maggiore rispetto alle quattro ruote: 1,55 morti ogni cento mezzi coinvolti, contro le 0,66 vittime ogni cento auto coinvolte.
Per quanto riguarda gli incidenti, a livello nazionale, nel 2016 le automobili hanno rappresentato il 68% del totale. I motocicli invece hanno inciso per il 13,15% del totale (42.793 incidenti), i ciclomotori per il 3,47% (11.301 incidenti) e le biciclette per il 5,34% (17.394).
Se si passa al dato regionale, si notano grandi differenze territoriali, che vedono ai due estremi la Liguria e il Molise: il dato deve sorprendere fino a un certo punto, perché se al numero degli incidenti si incrocia il dato relativo ad abitanti e parco circolante, la faccenda si chiarisce: in Liguria ci sono 24 motocicli ogni cento abitanti, in Molise si scende a poco più di 9 ogni 100. Inoltre contano la popolazione e la mole di traffico veicolare, che non è omogenea fra le varie provincie.
Sta di fatto che in Liguria gli incidenti che vedono coinvolti i motocicli superano il 30% del totale, i ciclomotori incidono per 4,3% e le biciclette per il 2,4%.
Alla provincia di Genova spetta poi la maglia nera di questa triste statistica: nel 2016, infatti, sulle sue strade ci sono stati 3.079 incidenti che hanno coinvolto i motocicli, un numero non tanto distante da quello che hanno riguardato le automobili: 3.901.
In proposito va anche osservato che Genova ha uno dei rapporti abitanti/automobili in assoluto fra i più bassi (2,07 abitanti/auto contro la media nazionale di 1,64, dato del 2014). Inoltre i motocicli sono aumentati del 25% nell'ultimo decennio, e in città il rapporto abitanti/motocicli è pari a 4 contro a una media nazionale di poco inferiore a 10. Per quanto riguarda l'intera Liguria vanno poi considerate le strade spesso strette e tortuose, e una forte affluenza di traffico extra regionale dalle vicine di Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna.
In termini puramente numerici, è la provincia di Roma ad aver visto sulle proprie strade il maggior numero di incidenti motociclistici: 6.547. Quelli automobilistici sono stati superiori di oltre sette volte: 21.189.
Nel Lazio, che ha un parco circolante di 12 motocicli ogni cento abitanti, gli incidenti con moto e scooter sono stati il 18,5% del totale, mentre i ciclomotori hanno avuto una quota dell'1,8% e le biciclette dell'1,5%.
Seconda provincia con il maggior numero di incidenti motociclistici è stata quella di Milano, con 4.379 eventi registrati. Gli incidenti con automobili sono stati invece 16.266.
In Lombardia (il circolante alla voce motocicli supera il milione di unità su dieci milioni di abitanti), gli incidenti motociclistici hanno rappresentato il 12,63% del totale (un po' meno della media nazionale), i ciclomotori hanno inciso per una quota del 3,3% e le biciclette del 7,2%.
Quarta provincia di questa classifica è quella di Napoli, con 2.182 incidenti in moto e scooter contro i 6.083 di quelli automobilistici. In Campania le automobili totalizzano il 70,5% degli incidenti, mentre i motocicli il 16,6% e i ciclomotori il 3%.
Regione motociclisticamente importante (15 mezzi ogni cento abitanti), la Toscana vede i ciclomotori coinvolti nel 6,2% degli incidenti, i motocicli al 14,5% e le biciclette al 6%. La provincia di Firenze è al quinto posto per numero di incidenti motociclistici occorsi nel 2016: 1.989 contro i 5.573 che hanno riguardato le automobili.
L'Emilia Romagna è in controtendenza, se si considera gli incidenti con moto e scooter oltre i 50 cc hanno rappresentato il 9% (2.928 in totale), molto meno rispetto alla media delle altre regioni ad alta densità dueruotistica. Di contro, gli incidenti che hanno visto coinvolte le biciclette – un veicolo molto diffuso e utilizzato nella regione - sono stati il 10,1%.
Vedi la tabella con la localizzazione degli incidenti per ogni provincia e tipologia di veicoli