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Da presenza pittoresca a pericolo mortale: la diffusione sempre più massiccia di cinghiali nelle zone a nord della Capitale, ha assunto i contorni della tragedia.
Morire a Roma per un incidente contro un cinghiale: non è una boutade, ma una possibilità ormai concreta che si è trasformata in tragica realtà nella notte tra venerdì e sabato.
Un 49enne romano ha infatti perso la vita mentre percorreva in scooter la via Cassia, all’altezza di via dell’Inviolatella Borghese, una delle tante zone verdi che contraddistinguono questa parte di città: l’uomo è stato sbalzato dalla sella del suo Honda da un grosso esemplare di cinghiale, che all’improvviso gli ha tagliato la strada.
Per il centauro non c’è stata possibilità di evitare lo scontro, e l'impatto è stata violentissimo, devastante: dopo l’urto, e malgrado i tempestivi soccorsi, l'uomo è morto in ambulanza mentre veniva trasportato al vicino ospedale di San Pietro.
L’episodio rappresenta il momento più grave di una situazione che appare sfuggita di mano alle autorità: infatti, favorita anche dalla morfologia del contesto di Roma Nord, dove a zone di ampia urbanizzazione si alternano ambiti boschivi e di verde che rappresentano l’habitat ideale per il suino che vive allo stato brado, la presenza dei cinghiali è diventata ormai abituale.
Ma ora, da pittoresca e in qualche modo tollerata, come per le passeggiate delle scrofe con cinghialetti al seguito, è diventata pericolosa.
Troppo anzi, se ora si inizia a morire per causa loro.
Immagine da Ansa.it