Roma: truffe per corse gratis con i mezzi in sharing

Roma: truffe per corse gratis con i mezzi in sharing
Le compagnie di sharing dichiarano che circa il 30% delle richieste di agevolazioni previste per i possessori di abbonamento Metrebus, sono tentativi di frode con documenti e account falsi
20 febbraio 2025

La notizia, riportata da Roma Today, parla del successo dell'agevolazione che consente agli abbonati Metrebus di effettuare corse gratuite su bici e monopattini in sharing, che però pare portare con sé un lato oscuro. Il 30% delle richieste per l'attivazione di questa agevolazione, infatti, viene respinto poiché si tratta di tentativi di frode. La crescente ondata di truffe ha costretto le società di sharing, come Lime, Dott e Bird, a potenziare il personale addetto alla verifica dei documenti, per fronteggiare una situazione che sta diventando una vera e propria emergenza.

L'agevolazione in questione consente ai maggiorenni con abbonamento annuale Metrebus valido di accedere a tre corse gratuite giornaliere sui mezzi in sharing di Roma. La possibilità di viaggiare gratuitamente, però, ha attirato non solo utenti legittimi, ma anche truffatori. Questi ultimi utilizzano metodi sempre più sofisticati per falsificare documenti e abbonamenti: chi non ha i requisiti cerca di aggirare le regole, con l'intento di ottenere il beneficio, ma anche di raddoppiare il numero delle corse gratuite.

Secondo Giorgio Cappiello, capo delle relazioni istituzionali per l'Italia di Bird, le frodi sono ormai una costante quotidiana. L’azienda è stata costretta ad assumere nuovo personale esclusivamente per verificare la legittimità delle richieste. Tra i tentativi più comuni, molti utenti caricano documenti falsificati o alterati, come nel caso di un ragazzo che ha cercato di attivare l'agevolazione usando l’abbonamento Metrebus del padre. Altri, più ingegnosi, alterano le date di nascita per figurare maggiorenni, o caricano documenti fotografati in modo da nascondere informazioni cruciali.

I tentativi più audaci vedono l'uso di tecniche come l’editing online per cambiare i dati dei documenti o la sostituzione della foto sulla carta d’identità, un'operazione eseguita con metodi rudimentali ma efficaci. Anche i minorenni non sono da meno, modificando a loro volta i documenti per accedere all’agevolazione.

Un altro problema che ha creato un solco tra i legittimi utenti e i fraudolenti è l'abuso delle corse gratuite tramite doppi account. Inizialmente, il servizio consentiva un uso illimitato dei mezzi, ma successivamente, a causa delle segnalazioni, è stato introdotto un limite di tre corse gratuite al giorno per ogni account. Dunque alcuni utenti hanno trovato un modo per aggirare il sistema, utilizzando due account su un unico dispositivo. Così facendo, erano in grado di raddoppiare il numero delle corse gratuite, arrivando a fare sei corse al giorno.

Questa situazione ha imposto un enorme carico operativo alle aziende di sharing, che si trovano a dover investire risorse significative per gestire il fenomeno delle frodi. Come sottolinea Cappiello, "il 30% delle richieste ricevute sono tentativi di frode". Le aziende, non avendo il tempo di denunciare ogni singolo caso, si concentrano sulle procedure interne per bloccare gli account sospetti. Tuttavia, questa battaglia quotidiana ha un costo elevato, soprattutto per un servizio gratuito che, pur avendo avuto un enorme successo, sta comportando una spesa imprevista per gli operatori.

La situazione ha spinto anche l’amministrazione comunale di Roma a considerare ulteriori misure per limitare l’abuso dell’agevolazione. Durante una recente audizione in commissione, l’assessore alla Mobilità ha suggerito l’introduzione di limiti aggiuntivi, come un tetto massimo di minuti o chilometri per ogni corsa gratuita. Una proposta che potrebbe ridurre ulteriormente la possibilità di sfruttare il servizio in maniera fraudolenta e mantenere l’agevolazione un beneficio per i veri utenti.

L’emergenza frodi rischia di minare la fiducia dei cittadini nel sistema di mobilità condivisa. Le aziende di sharing, tuttavia, continuano a investire in nuove soluzioni per contrastare il fenomeno, consapevoli che, per garantire il successo del servizio, è fondamentale tutelare gli utenti legittimi e tutelare l’integrità del sistema stesso.

Naviga su Moto.it senza pubblicità
1 euro al mese

Argomenti