Royal Enfield Himalayan: col turbo è tutta un’altra storia

Da poche “bestie da soma” a purosangue raddoppiati, la monocilindrica tutta lavoro e fatica è passata sotto le mani di customizzatori scaltri
28 luglio 2020

L’hanno svecchiata e l’hanno resa pure più potente, togliendole di dosso quell’aurea da “moto da fatica” che si porta dietro e che, comunque, ne hanno fatto la fortuna sul mercato. Loro, i customizzatori di Bruntingthorpe, però, volevano che la Royal Enfield Himalayan avesse anche una vocazione più aggressiva e l’hanno rifatta da dentro. A cominciare dal motore, che adesso conta sulla spinta di un turbo e che permette di raddoppiare il numero di cavalli. Ora sono circa 50, non una esagerazione, ma abbastanza per diversi anche sugli sterrati impegnativi.

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Nello specifico si tratta di un Garret GT125, che ha trovato posto quasi sotto la sella e che ha regalato al sonnolento 411cc una inaspettata vivacità. Una modifica sostanziale, quindi, che ha portato i customizzatori a rivedere o sostituire anche molte altri componenti della moto, modificata sostanzialmente anche sull’anteriore con una forcella da cross e ruote da 21 pollici.

Novità significativa anche al posteriore, con un forcellone realizzato ad hoc dalla Harris Project. Il resto sono tocchi di stile, dalla sella rivista al telaio paracolpi riverniciato, passando per lo scarico rivestito e le moderne luci a led sul frontale. Il nome? MJR Roach. E, secondo i rumors, non è detto che Royal Enfield non ci faccia un pensierino a fare sua l'idea.

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