Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Le piccole cilindrate sono il sale del mercato indiano e asiatico, ma anche nel vecchio continente stanno sempre più guadagnando quote di mercato. Dopo mesi di indiscrezioni, foto di prototipi e notizie, nei giorni scorsi la Meteor 350 è stata finalmente presentata in India, per l'Europa c'è da aspettare ancora un mese per poi vederla nei concessionari nel 2021 e sfoggiare anche da noi il nome Meteor ereditato dalla omonima moto del 1952 e non è certo la prima volta che Royal Enfield usa un nome evocativo che richiama direttamente la sua storia.
La Royal Enfield Meteor 350, sviluppata congiuntamente dai team indiani e britannici di Royal Enfield a Chennai e Bruntingthorpe, prende il posto e sostituisce la Thunderbird 350X ed è presentata in tre versioni, Fireball, Stellar e Supernova, con la Fireball a rappresentare la variante entry level del modello. Partiamo dal motore, totalmente nuovo: il monocilindrico raffreddato ad aria/olio da 349 cm³ a due valvole per cilindro, dotato di iniezione elettronica e contralbero di bilanciamento, esprime una potenza dichiarata di 20,4 CV a 6100 giri e una coppia massima di 27 Nm a 4000 g/min ed è accoppiato ad un cambio a cinque rapporti.
Per quanto riguarda la ciclistica, al telaio a doppia culla in acciaio vengono abbinati una forcella da 41mm di diametro e 130 mm di escursione e due ammortizzatori al posteriore, i cerchi sono anteriormente da 19 pollici e da 17 al retrotreno (calzati da pneumatici da 100/90 e 140/70 rispettivamente), mentre l'altezza della sella è particolarmente “facile” con soli 765 mm da terra che rappresentano un valore tra i più contenuti della categoria. Il singolo disco freno anteriore da 300 mm, con pinza a due pistoncini, fa il paio con quello da 270 mm sull'asse posteriore ed entrambi sono gestiti da un ABS a doppio canale. L'interasse è di 1400 mm e la capienza del serbatoio è di 15 litri che, con i consumi ridotti che ci aspettiamo dalla Meteor, dovrebbe garantire una percorrenza ben oltre i 350 km.
Foto: Royal Enfield India
Esteticamente la Meteor non rinnega il classico stile Royal Enfield: faro circolare, serbatoio tondeggiante, manubrio largo per destreggiarsi nelle svolte più strette, scarico basso e motore in evidenza, con la piacevole aggiunta di molti particolari in nero opaco. Rispetto alla Thunderbird che va a sostituire, la Meteor è più leggera di 6 kg, arrivando a fermare l'ago della bilancia a 191 kg, ma uno dei tratti maggiormente distintivi è la strumentazione a doppio strumento dove il più piccolo serve da display per il sistema di navigazione Tripper al debutto assoluto su una Royal Enfield, basato sulla connettività Bluetooth e sull'app Royal Enfield, senza dimenticare le DRL a LED anteriori, il faro sempre a LED posteriore e la presa USB sotto il blocchetto di sinistra.
Il 9 dicembre ne sapremo di più sulla versione per il mercato europeo, che potrebbe differire in qualche aspetto, ma nessuna sorpresa sarà probabilmente legata al rispetto della normativa antinquinamento: attualmente la Meteor è omologata in India secondo la normativa BS6 che è molto vicina alla nostra euro5.