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Sono passati esattamente 40 anni dalla prima, storica, Kawasaki Z1000 (o Z1, come veniva chiamata negli Stati Uniti) - ricorrenza in cui la casa di Akashi ha deciso di svecchiare la sua best-seller Z750 nella maniera più semplice ed efficace che si possa concepire: aumentandone la cilindrata.
La Z "piccola" pareggia i conti con la Yamaha FZ8 portando la cilindrata a 800: per la precisione, attraverso l'aumento dell'alesaggio da 68,4 a 71mm la Zetina passa da 748 a 806cc, migliorando la coppia ai bassi e medi regimi e guadagnando qualche cavallo anche in alto. E' stata comunque prestata particolare cura a mantenere grande dolcezza d'erogazione: chi cerca brutalità, dopotutto, con ogni probabilità punterà comunque alla 1000. Cambia a questo scopo la centralina, più potente rispetto alla 750, e i condotti d'aspirazione diventano a lunghezza differenziata.
Sul lato alimentazione i corpi farfallati aumentano di diametro (da 32 a 34mm) e montano flauti ad atomizzazione ultrafine; i pistoni, pur più larghi, perdono il 10% di peso grazie ad un mantello più corto e a passaggi olio più ampi che migliorano la lubrificazione. Per aumentare ulteriormente la brillantezza della risposta la trasmissione finale viene accorciata (2 denti in più sulla corona), e lo scarico cambia con collettori più lunghi e un nuovo schema per i compensatori e il silenziatore che sfruttano diversamente la contropressione dei gas combusti.
Il telaio resta il collaudato monotrave con culla inferiore chiusa, rivisto però nelle rigidità e con nuove sospensioni - una forcella rovesciata da 41mm regolabile in precarico ed estensione ed un monoammortizzatore con serbatoietto olio separato piggy-back riposizionato sul lato sinistro (a 20mm dalla linea mediana) per fare da contraltare allo scarico e migliorare l'equilibrio generale del mezzo. Il forcellone in acciaio viene allungato di 12mm per compensare gli effetti dell'accorciamento della rapportatura sulla stabilità in accelerazione.
Migliorie anche all'impianto frenante, con due pinze a quattro pistoncini che lavorano dischi a margherita dal maggior diametro (310mm) per migliorare feeling, potenza e resistenza allo sforzo. L'ABS è naturalmente disponibile come optional. Nuova anche la posizione di guida, con una sella rivista che offre un maggior comfort, pedane integrate pilota/passeggero in alluminio pressofuso (prive di gomma per il pilota al fine di migliorare il feeling e il carisma sportivo) e in generale una diversa correlazione manubrio/pedane/sella anche grazie ad un serbatoio più sottile nella zona posteriore.
Completamente rinnovata anche la strumentazione a triplo quadrante LCD dotata di contagiri a barre, tachimetro e indicatore di livello carburante, autonomia residua, Economy Riding. Anche l'estetica viene rivista, con tutta la moto che vuole prendere vita e trasformarsi in una belva feroce. Ecco allora un nuovo cupolino dalle linee aggressive che incorpora uno spigoloso faro multi-sfaccettato, il puntale che abbraccia il motore come le fauci di un predatore e il faro posteriore a LED con profilo dei corpi illuminanti a "Z".
La Z800 sarà disponibile nelle colorazioni Candy Flat Blazed Green/Metallic Spark Black, Pearl Stardust White/Metallic Spark Black e Flat Ebony/Metallic Spark Black. La prima colorazione verrà sostituita dalla Pearl Blazing Orange / Metallic Spark Black per il modello depotenziato a 70kW nei paesi dove entrerà in vigore la nuova regolamentazione per le patenti.
Al salone di Colonia sono state esposte in bella mostra anche la Kawasaki Ninja 300 e la Ninja ZX-6R.