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Dal 18 maggio è confermato l’obbligo di quarantena per 14 giorni per chi arriva in Sardegna, come previsto dall'ordinanza di oggi, firmata dal presidente della Regione, Solinas. "Tutti i soggetti in arrivo in Sardegna, a prescindere dal luogo di provenienza, hanno l’obbligo di osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario di 14 giorni". Tutte le persone in arrivo hanno l'obbligo di autodenunciarsi, ma anche le compagnie aeree e di trasporto navale sono tenute a fornire alla regione i nomi e i recapiti delle persone giunte sull'isola. Ricordiamo che oggi la Sardegna ha l'indice di contagio più basso in Italia (Rt pari a 0,24 secondo l'Istituto Superiore di Sanità).
A partire dal 3 giugno sarà concessa la circolazione libera tra le regioni e si potrà volare da Roma, Milano su Cagliari, Olbia e Alghero. Resta invece in vigore il divieto per i traghetti e i voli internazionali e con gli altri aeroporti in Italia. Sono misure drastiche, che hanno permesso alla Sardegna di restare quasi immune dal coronavirus.
Sta di fatto che il turismo è una delle principali voci economiche dell'isola, se pensiamo ad alberghi, strutture ricettive e seconde case. Quando e come potremo tornare a gustarci il meraviglioso mare e le curve con la nostra moto?
I voli privati ripartono il 18 maggio, mentre la progressiva riapertura dei collegamenti è prevista tra il 15 e il 25 giugno. Il governatore Solinas sta anche valutando in queste ore l'obbligatorietà di un patentino sanitario, da esibire appena arrivati in Sardegna e che riporti l'esito del test sierologico fatto nei giorni antecedenti la partenza. Dovrà pagarselo il turista (costo circa 25 euro), ma sull'affidabilità di questi test la comunità scientifica non ha ancora espresso un'opinione univoca.