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Quando è stato scritto il Codice della Strada vigente, gli scooter a tre ruote stile Piaggio MP3, o a quattro ruote come i Quadro, non esistevano: al massimo c’era l’Ape Piaggio...
L’articolo 175 del Decreto Legislativo N. 285 del 30/04/1992, che indica condizioni e limitazioni della circolazione sulle autostrade e sulle strade extraurbane principali stabilendo una serie di requisiti necessari per potervi accedere, non prevedendo certi mezzi di fatto ha creato un vuoto normativo escludendo i motoveicoli classificati come L5e secondo la normativa europea nel momento in cui sono arrivati in vendita.
La L5e è la categoria che riguarda i “veicoli a tre ruote simmetriche rispetto all'asse longitudinale mediano, la cilindrata del cui motore (se si tratta di motore termico) supera i 50 cc o la cui velocità massima di costruzione (qualunque sia il sistema di propulsione) supera i 45 km/h”.
Un secondo decreto legislativo (il 285/1992 poi integrato nel 2003) ha stabilito che i veicoli a tre e quattro ruote quali i Piaggio MP3, rientrano nella categoria L5e (indicata nella carta di circolazione) se rispettano la carreggiata superiore a 465 mm e se i limiti dimensionali sono di 4 metri per la lunghezza, di 2 metri per la larghezza e di 2,5 metri per l’altezza. Il peso massimo consentito è di 1.000 kg. In questo modo tali veicoli sono diventati guidabili con la Patente B.
Poiché la circolazione in autostrada e tangenziale di questi veicoli non era però esplicitamente ammessa, capitava che fossero elevate multe ai conducenti alla guida di quei mezzi.
La circolare diffusa di recente dalla Polizia Stradale – attesa da tempo - ha risolto la vicenda rendendo finalmente ammissibile la circolazione dei veicoli L5e.