Scooter sharing a Milano. Dal 21 marzo per Expo 2015, le regole

Scooter sharing a Milano. Dal 21 marzo per Expo 2015, le regole
Approvato il servizio dal Comune di Milano. Si parte il 21 marzo per essere pronti per Expo 2015, ecco le prime regole. In lizza Piaggio, Yamaha, Motit e chi vorrà aderire al bando che è atteso a metà gennaio
22 dicembre 2014

Punti chiave

Lo scooter sharing a Milano partirà il prossimo 21 marzo. L'operazione è stata approvata dalla Giunta e sono state stabilite le linee guida dell'avviso pubblico che sarà rivolto agli operatori del settore interessati. Come è noto si sono detti interessati Piaggio, appoggiata da ENI che è già attiva con l'offerta car sharing di Eni-Enjoy, e Yamaha. Entrambe sono intenzionate a offrire i loro scooter a tre ruote MP3 e Tricity. Yamaha attiverà anche una sorta di corso di guida base per chi voglia usufruire del servizio come previsto dal bando. Altra società interessata alla nuova formula milanese di condivisione è la spagnola Motit (che a Barcellona offre un servizio con scooter elettrici e potrebbe portarne a Milano circa 250. Nella foto in alto, la presentazione fatta al sindaco Giuliano Pisapia), e parrebbero anche interessati i noleggiatori piemontesi Hills and Wheels e la start-up milanese MiMoto. Fra poco tempo ne sapremo di più, visto che il bando sarà pubblicato entro la metà di gennaio. Quello che intanto già si conosce è la volontà del Comune di coinvolgere realtà pubbliche e private, alle quali sarà chiesto di sostenere anche progetti di educazione stradale con un investimento minimo di 100 euro (per ogni mezzo messo a disposizione) da destinare a corsi sulla sicurezza stradale da svolgersi nelle scuole cittadine, secondo un programma da concordarsi preventivamente con l’Amministrazione comunale.
 

Yamaha Tricity
Yamaha Tricity
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1 euro al mese

L'offerta iniziale prevede un migliaio di scooter e la copertura del territorio comunale di almeno il 95% attraverso una specifica App. Costo del noleggio ipotizzato da 25 a 30 centesimi di euro al minuto e a seconda dei chilometri percorsi.

Molte delle regole previste si rifanno a quanto già attuato per il car sharing. Al servizio, in regime di libera concorrenza, potranno partecipare sia pubblici sia privati organizzati in forma di impresa individuale o societarie. Dovrà essere garantito il servizio attivo di 365 giorni disponibile 24 ore su 24, con una flotta mezzi adeguati alle esigenze e alle dimensioni del territorio (almeno 120 tra ciclomotori, motocicli o scooter a scelta tra modelli Euro più evoluti, ibridi o elettrici tutti dotati di almeno un casco). I gestori dovranno impegnarsi anche a organizzare, con cadenza semestrale e per i propri abbonati, corsi di formazione alla guida e alle sicurezza stradale volti a garantire l’incolumità sia dei fruitori sia dei pedoni, ciclisti e automobilisti.

 

Piaggio MP3
Piaggio MP3

Il servizio sarà accessibile ai maggiorenni. La possibilità di trasportare un secondo passeggero è prevista, a seconda delle caratteristiche del mezzo. Gli scooter potranno parcheggiare liberamente in città e dovranno essere riconoscibili attraverso il logo del Comune e del singolo gestore posizionati lungo le fiancate dei veicoli.

L'assessore alla Mobilità e All'Ambiente Pierfrancesco Maran, sostenitore del bike sharing, del car sharing e ora dello stesso servizio con le agili due ruote a motore, è soddisfatto: «Qualunque sia il mezzo di trasporto, a Milano deve essere disponibile anche in sharing. Sono certo che, come accaduto per i servizi di car sharing, saranno diversi gli operatori che vorranno contribuire a cambiare il volto della mobilità cittadina, e saranno moltissimi i milanesi che usufruiranno di questo nuovo servizio. Il futuro della mobilità è questo: poter contare, in qualunque momento, di un mezzo di trasporto comodo per spostarsi, senza essere obbligati ad acquistarlo».  

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