Seconda vittoria per Valentino Rossi in tribunale: il Ranch non viola alcuna prescrizione

Seconda vittoria per Valentino Rossi in tribunale: il Ranch non viola alcuna prescrizione
Il Tribunale Amministrativo Regionale delle Marche ha respinto il secondo ricorso presentato da alcuni residenti di Tavullia. Il commento dell'avvocato di Rossi: "Quella struttura è strategica per tutto il territorio"
13 luglio 2020

In attesa di tornare a vincere in pista, Valentino Rossi ha portato a casa la seconda vittoria consecutiva in tribunale. Il TAR delle Marche, infatti, ha respinto per la seconda volta il ricorso presentato da un gruppetto di residenti di Tavullia contro i lavori di ampliamento del Ranch. Sono state rispettate tutte le prescrizioni relative a urbanistica e ambiente e, soprattutto, la struttura ha natura formativa, essendo, di fatto, un luogo di allenamento anche per la crescita sportiva di giovani piloti.

Ora, dopo che anche il Consiglio Comunale di Tavullia aveva espresso parere favorevole per ulteriori lavori di ampliamento del Ranch, non dovrebbero esserci più ostacoli verso la realizzazione dei nuovi progetti che prevedono, oltre ad un potenziamento dell’illuminazione per girare in notturna, anche la realizzazione di un piccolo pistino ovale e, in futuro, un tracciato per il cross.

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Non si esclude, comunque, che i “vicini infastiditi” possano avviare ulteriori azioni, anche se a questo punto appare chiaro che la struttura è perfettamente in regola, come ha spiegato anche il legale che si è occupato dell’intera vicenda per conto di Valentino e della VR46, Antonella Storoni. “Questa sentenza - ha detto l’avvocato a Il Resto del Carlino - conferma che tutti gli interventi effettuati rispettano le norme ambientali, edilizie ed urbanistiche. Non si tratta solamente di una pista ma è una vera accademia per i più giovani. Un luogo dove apprendere i segreti del mestieri e formarsi con l’esperienza di un grande campione, con oggettivi benefici per Tavullia e per tutto il territorio circostante. La pista serve esclusivamente per l’allenamento dei piloti e sono stati fatti eventi motoristici come possono farsi in altri contesti. Gli impegni dei protagonisti, tra l’altro, gli permettono di girare circa ogni 15 giorni”.

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