Segoni Special, tutti i perché

Segoni Special, tutti i perché
Presentata in occasione di Eicma, e da noi anticipata, la special fiorentina con motore Kawasaki 800 quattro cilindri è piaciuta parecchio. Bella, raffinata e originale. La parola ai due costruttori
11 dicembre 2015

Segoni Special Kawasaki G800, G come Giuliano. L’abbiamo vista ad Eicma, siamo stati i primi a mostrarne i rendering in anticipo sul salone. Ora è il momento di tornarci sopra lasciando parlare i protagonisti dell’operazione, i due costruttori.

Cominciamo dal telaio: qual è la ragione del telaio d’oro, se nemmeno si vede? Con Tommaso Contri e Lorenzo Segoni, il figlio di Giuliano ed erede della sua passione, voglio essere imparziale e anche severo. Ma li trovo molto preparati.

«Perché il meglio – dice Lorenz o- è sempre color oro, dalle serie Brembo più sofisticate in avanti. L’oro è l’eccellenza. E se si vede soltanto una piccola zona del telaio, meglio: la parte più gustosa la vede solo il proprietario. Infine, e va detto, la bagnatura d’oro ha inciso pochissimo sul costo globale”.

Per Lorenzo Segoni l’orgoglio maggiore viene dalla linea: è proprio quella che immaginava lui, uscita fin dal secondo rendering di De Benedetti & Fiordi. Vicinissima all’originale del ’74, la monoscocca di Giuliano, ma attualizzata in modo magistrale. Il concetto viene definito dal designer “retro-futuribile”. Per Tommaso la maggiore soddisfazione è venuta invece dall’entusiasmo mostrato ad Eicma da gente competente. Per entrambi il vanto è il peso della moto: 170 chili, 30 chili in meno della Kawasaki con lo stesso motore 800 a quattro cilindri. Il forcellone d’alluminio pesa soltanto quattro chili e mezzo, il telaio monotrave nove.

 

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«Guarda i dettagli - mi fanno - come lo scarico Arrows. Nessun compromesso, la qualità di una realizzazione artigianale e il disegno originale; considera che ci sono quattro marmitte, quattro silenziatori, quattro sonde lambda… Anche Carbodream ha fatto un miracolo: per la monoscocca abbiamo cinque fogli da 0,30 mm, cinque strati di carbonio e una resistenza mostruosa».

Bisogna notare il radiatore su misura, i cerchi OZ, la splendida strumentazione Magneti Marelli, la qualità delle sospensioni. E’ una moto favolosa, certo ma il costo finale? Cinquantotto mila euro sono un mucchio di soldi, soprattutto di questi tempi: chi sarà il cliente della Segoni Special?

«Degli appassionati, collezionisti facoltosi – risponde Tommaso Contri - in Italia e soprattutto all’estero. Abbiamo avuto molte conferme circa la notorietà del marchio in Francia, Germania, UK. In aprile saremo al Topmark di Montecarlo, che è la fiera dei marchi più prestigiosi: la moto sarà esposta per una settimana al Royal Casino. Arriveranno potenziali clienti da Russia, USA, Emirati Arabi. Noi progettiamo di costruire una ventina di moto all’anno».

L’appassionato che può desiderare la moto, aggiunge Lorenzo che ha corso per tanti anni e va pure forte, non è necessariamente un pilota. Ma Segoni conta comunque di girare qualche bel video in pista, magari al Mugello, per dimostrare le qualità ciclistiche e complessive della sua Special. «Con 125 cavalli, e tutta questa componentistica – chiude Lorenzo - sono convinto che ci si possa togliere qualche soddisfazione anche in pista…».

 

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