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Lunedì, con la prima tappa a Bari, è iniziata la Settimana Mondiale della Sicurezza Stradale. In occasione di questa importante ricorrenza il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con la collaborazione della Federazione Motociclistica Italiana, ha organizzato numerose iniziative dedicate agli studenti di scuole medie e superiori in alcune delle principali italiane.
Uno dei momenti più rilevanti si è tenuto ieri a Roma dove, nell’area esterna alla sede del MIT, il Viceministro Edoardo Rixi, il Capo Dipartimento per la Mobilità Sostenibile, Maria Teresa Di Matteo, e il Direttore Generale per la Sicurezza Stradale del MIT, Vito di Santo, hanno fatto visita allo spazio della FMI. Sono stati accolti dal Consigliere Federale, Ettore Pirisi e dagli alunni presenti all’appuntamento. Nell’arco della mattinata i giovani hanno potuto provare il simulatore di guida di un ciclomotore in ambito urbano e partecipare a una lezione del progetto “Io…non me la bevo”, volto a illustrare le conseguenze dell’assunzione di alcool e droghe.
Anche oggi continuano le attività a Roma, presso il Centro Superiore di Ricerche e Prova Autoveicoli. Qui gli studenti stanno assistendo a dei veri e propri crash test e alla sessione didattica di “Io…non me la bevo”. In programma anche la visita al Museo dei Veicoli Storici, il laboratorio di etilometria e il Centro Integrato per la Mobilità Accessibile. E’ attesa la presenza del Presidente FMI Giovanni Copioli.
Ancona, Bari, Bologna, Firenze, Milano, Napoli, Venezia e Verona sono le altre città in cui la Federmoto è impegnata in questi giorni con numerose iniziative. Il crash test didattico, di forte impatto, è finalizzato a sensibilizzare un ampio numero di ragazzi: in un grande piazzale, formatori e docenti FMI simulano e commentano la dinamica di diverse tipologie di incidenti che coinvolgono bici, auto e moto. E' previsto l'intervento di Polizia Stradale, Vigili del Fuoco e ambulanze. Il progetto “Io…non me la bevo”, riservato ai ragazzi di terza media e scuola superiore, vuole sensibilizzare loro sulle conseguenze derivanti dall’utilizzo di alcool e droga attraverso lezioni frontali e una serie di laboratori.
Durante le lezioni teoriche strategiche di educazione stradale, invece, gli studenti sono coinvolti in percorsi didattici con l’ausilio di video e supporti didattici ludico-formativi. Ulteriore iniziativa è la prova pratica di guida del ciclomotore in un percorso che simula l’ambiente cittadino. Prima di salire in sella i giovani assistono a una lezione propedeutica sulla scelta e utilizzo delle protezioni passive e sulla meccanica di base del mezzo a due ruote.
Alla Settimana Mondiale della Sicurezza Stradale collaborano, oltre alla FMI, la Polizia Stradale, l'Albo degli Autotrasportatori, RAM (Rete Autostrade Mediterranee) e i Servizi di primo soccorso.
Giovanni Copioli, Presidente FMI: “Ringrazio il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per averci ampiamente coinvolto nella Settimana Mondiale della Sicurezza Stradale. Come FMI abbiamo la responsabilità di educare e sensibilizzare i giovani a un corretto utilizzo delle due ruote a motore e, soprattutto, renderli consapevoli dei rischi dell’ambiente urbano ed extraurbano. Grazie alle nostre attività raggiungiamo e coinvolgiamo migliaia di studenti in numerose delle principali città italiane sensibilizzandoli, tramite le nostre lezioni e simulazioni, ai rischi dell’ambiente stradale. Credo fortemente in questi progetti, che rappresentano un valore fondamentale per proseguire nel nostro lavoro di tutela dell’utenza motociclistica stradale”.