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In queste ore ci lamentiamo dell'afa e delle temperature sopra alle medie stagionali, ma la vera emergenza riguarda invece la siccità. Non è piovuto a sufficienza nei mesi scorsi e ora ci troviamo con i fiumi a secco. L'acqua in diverse regioni italiane è un bene prezioso e in queste settimane in sempre più comuni scattano ordinanze e divieti. Tra questi ovviamente anche quello di lavare gli "automezzi" e quindi anche le moto in aree private. Resta possibile farlo negli autolavaggi.
In particolare sono le regioni del nord (Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto) ad essere sotto pressione. In Lombardia sono diversi i comuni che hanno emesso ordinanze che vietano di innaffiare giardini e orti, oppure di riempire le piscine e - appunto - di lavare i veicoli nelle aree private. A Tradate, per esempio, si rischia una multa dai 25 ai 500 euro. La restrizione sarà valida fino al 31 agosto, tutti i giorni dalle 6 alle 24. Potrebbe presto accadere lo stesso anche nella Bergamasca, dove per ora una ventina di sindaci si è limitata a dare indicazioni antispreco, ma se la situazione dovesse perdurare potrebbero passare a veri e propri divieti.
Anche in Piemonte la situazione è grave e sono 250 i comuni che hanno già emesso ordinanze, o in corso d’adozione, per evitare gli sprechi idrici.
L'Emilia-Romagna ha dichiarato lo stato d'emergenza e a Bologna fino al 30 settembre sarà vietato il lavaggio di auto e moto dalle 8 alle 21. In Veneto i fiumi sono in secca e si teme per l'agricoltura. A Vicenza fino al 31 agosto non si potrà utilizzare l'acqua potabile per lavare l'auto o la moto e nemmeno riempire piscine. Orti e giardini si potranno annaffiare solo tra mezzanotte e le sei del mattino. La multa, anche qui è da 25 a 500 euroChi non rispetta può incorrere in una multa da 25 a 500 euro.
Anche in Lazio, sul Lago di Bracciano i comuni di Anguillara Sabazia, Bracciano, Trevignano Romano, hanno stabilito divieti fino al 30 settembre. Chi viene sorpreso a lavare la moto, l'auto o innaffia il giardino rischia una multa da 25 a 500 euro. Stessa sanzione anche Idem in Toscana a Pistoia ed Empoli e anche in Umbria a Spoleto.