Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Dopo Motocross ed About BMW, Edoardo Pacini si lancia in una nuova, emozionante avventura assieme - stavolta - a Enrico Borghi, nome che nel mondo della velocità non ha certo bisogno di presentazioni. Incuriositi, abbiamo chiesto appunto a Borghi, Team Leader del progetto, di raccontarci un po' cosa c'è dietro questo nuovo prodotto editoriale.
Com’è nato il sodalizio Pacini-Borghi?
"Siamo amici da circa 30 anni. Abbiamo cominciato praticamente insieme, nel motocross, e l’amicizia è rimasta anche quando io, a fine 2002, sono passato in MotoGP. Eravamo ragazzi, poi da “grandi” ci siamo ritrovati io direttore di Motosprint e lui direttore di Motocross. A fine 2018 ognuno di noi aveva il desiderio di fare esperienze nuove, che non aveva ancora fatto: Edoardo, che è anche editore, aveva la curiosità di osservare da vicino anche il mondo della Velocità; io sono sempre stato attirato anche dall’attività di editore, perché amo progettare prodotti".
In un mondo in rapidissimo cambiamento, in cui l’online sembra l’unica frontiera da inseguire, c’è ancora spazio per la carta (se ben fatta)?
"Secondo noi, si. Ma ogni prodotto cartaceo, dal quotidiano al periodico, ha problemi specifici. Se parliamo di notizie, dico “No, non c’è spazio”; se parliamo di approfondimenti, dico “Sì, di spazio ce n’è ancora”. Perché ci sono ancora persone che vogliono capire cosa succede, ed emozionarsi attraverso certe storie e certe immagini. Si vive con lo smartphone in tasca o in borsa, col viso davanti ad un computer, ma ci sono ancora appassionati disposti ad acquistare un prodotto cartaceo, se lo trovano affascinante".
Di cosa si occupa Slick?
"Solo racing, focalizzato sulla Velocità. Perciò non è un prodotto generalista. Non ci sono classifiche o commenti post-gara, né prove su strada. Ci sono storie riguardanti le moto da corsa, con tutto ciò che vi ruota attorno: persone, aziende, piloti, ingegneri, talenti, genialità. Sono storie di oggi e di ieri, da Occidente a Oriente. Questo è un progetto internazionale, fatto anche con partner di altri Paesi, quindi le storie raccontate provengono da tutto il mondo".
In cosa è diverso dalle proposte che si trovano già in edicola?
"Non è un giornale convenzionale, nel senso che è progettato e realizzato come un libro. La qualità e l’esclusività degli argomenti, la maniera in cui sono trattati e presentati, le riflessioni, i racconti, sono propri del libro. Appena lo si sfoglia, si capisce subito che questo è un prodotto diverso".
Un progetto non convenzionale, pur se cartaceo.
"Il web ha la gestione delle notizie, i periodici cartacei seguono più o meno una linea comune. Noi non vogliamo imitare né attaccare nessuno, abbiamo cercato di fare qualcosa che prima non c’era. Un giorno Masao Furusawa, un genio, parlando della Yamaha con cui Valentino vinse, al debutto, mi spiegò: “Se avessi inseguito la Honda avremmo perso, quindi mi sono spaccato il cervello per fare una moto diversa, per avere le nostre particolarità; e ce l’abbiamo fatta!”. Ecco, fatte le dovute proporzioni, alla base del progetto c’è questo ragionamento".
Se questo prodotto segue il concetto del libro, avrà anche una cadenza d’uscita diversa.
"Per ora non ha cadenza rigorosamente mensile. Questi primissimi numeri escono ogni 50 giorni, poi vedremo. Anche in questo caso, volevamo una cosa che lo distinguesse dagli altri. Ma questa scelta è dettata anche dalla natura del progetto: la qualità è così alta che richiede tempi di preparazione lunghi. Questo prodotto aspira ad essere collezionato: un appassionato di questi prodotti vuole che ogni volta l’opera sia all’altezza della collezione, quindi la cadenza rigorosa non è determinante. Di nuovo: pensiamo al concetto di libro. Questo prodotto esce come “Volume”: il primo è uscito ai primi di giugno, il secondo uscirà poco dopo metà luglio".
Non esiste una contaminazione del web, qui?
"Eh no, esiste! Non si può vivere in un mondo immaginario: noi siamo integrati nel mondo di oggi, e ci adeguiamo. Infatti questo brand (SLICK) prevede anche una coniugazione multimediale. E ci stiamo lavorando. Questo fa parte della Fase 2".