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Sonico, Alta Val Camonica. Il crossodromo è vicino a casa sua, e il rumore delle moto lo infastidisce: così imbraccia il fucile da caccia, si avvicina alla pista e spara due colpi, poi torma a casa. In pista c'erano una ventina di crossisti e una decina di spettatori, ma fortunatamente nessuno è stato colpito dai pallini.
I gestori dell'impianto, una associazione dilettantistica del posto, chiamano i Carabinieri, raccontano degli screzi precedenti e i militari dell'Arma, giunti da Edolo, vanno a casa di un 53enne incensurato di Sonico.
L'uomo all'inizio nega, poi i militari perquisendo la casa, trovano il fucile in cucina, assieme a due bossoli appena esplosi: al quel punto l'uomo racconta di aver sparato a una volpe.
La scusa però non regge, e i carabinieri lo arrestano in flagranza di reato per detenzione e porto illegale di arma da sparo: il fucile da caccia e le 40 quaranta munizioni erano detenuti illegalmente. Il fatto risale alla settimana scorsa, ma è stato reso noto oggi dai Carabinieri.
Il GIP del Tribunale di Brescia ha convalidato l'arresto domiciliare con obbligo di firma.