Special Neander (diesel)

La moto diesel è realtà. Esiste l’Enduro HDT JP8 destinata ai militari. Ma c’è anche la Neander, cruiser da 112 cv a 95.000 €. Hai voglia a pareggiare il conto benzina-gasolio
11 aprile 2008


Sino a un paio di anni fa la moto diesel era una chimera, vista da non pochi motociclisti - europei, che in America il problema manco se lo pongono - come la soluzione alla folle corsa del prezzo della benzina.

Una bella moto diesel, con una coppia mostruosa pronta a spingere da regimi prossimi al minimo e forte di consumi che fanno invidia al Vespino.
Questo sarebbe l'ideale per il turismo a lungo raggio e per chi è costretto a fare il pendolare in moto.

Moto e gasolio. Dove e perché?
Una moto diesel è già stata progettata e industrializzata. Si tratta dell'americana HDT JP8, ma non crediate che l'abbiano pensata per fare la felicità dei motociclisti più parsimoniosi.
È un mezzo di evidente estrazione militare, sviluppato per venire incontro a esigenze di tipo logistico, in quanto utilizza lo stesso carburante - il gasolio - impiegato dai mezzi pesanti.

Spinta da un grosso motore monocilindrico, vanta prestazioni modeste, robustezza a prova di... bomba e consumi ridicoli.

La sua tecnologia è distante anni luce da quella impiegata sui motori motociclistici alimentati a benzina, ormai prossimi a regimi da Formula Uno (parliamo dei 600 a 4 cilindri).
La vera scommessa per le case motociclistiche sarà ridurre i consumi e le emissioni dei loro motori, certamente non passare al ciclo diesel.

Cento milioni per cilindro
C'è poi lei, la Neander Turbodiesel costruita a Kiel, in Germania, in soli 250 esemplari venduti a 95.000 Euro.
Bella cifra, eh? E non è l'unico dato maxi di questa potente cruiser. L'interasse sfiora i 2 metri (1.920 mm), il peso a secco è di 295 kg e la coppia è sufficiente a trainare un rimorchio pesante.

Ma vediamo com'è fatto questo strano motore, che l'alimentazione a gasolio non è l'unica peculiarità.
Il telaio a doppia culla in acciaio ospita un bicilindrico di 1.340 cc in linea a 4 tempi, raffreddato ad aria e olio, a iniezione diretta Common Rail, con turbocompressore Garret, munito di un incredibile doppio albero a gomiti controrotante che dovrebbe abbattere le vibrazioni tipiche dei motori a gasolio.

Fornisce 112 cavalli a 4.200 giri/min, una coppia di oltre 21 kgm a 2.600 giri/min e regala prestazioni maiuscole: 220 km/h e 4,5 secondi per raggiungere da fermo i 100 km/h.

Nulla di sconvolgente sul fronte dei consumi: con 4,5 litri si coprono 100 km nel ciclo combinato.
Chi firmerà l'assegno sarà interessato al dato? Tanto più che ormai il prezzo del gasolio ha raggiunto quello della più nobile e raffinata benzina.

E 4 forcelle per un telaio
La ciclistica, che sfrutta il motore come elemento portante, poteva essere convenzionale? Certo che no.

Non vedete doppio, le forcelle all'avantreno sono davvero 4. Anche i cerchi sono speciali, realizzati alla fresa da Neander; si rendono necessari, a detta del costruttore, per sopportare la possente coppia del motore.

Neander ha equipaggiato di freni Brembo High End e pneumatici Metlzeler la sua muscolosa creatura.
Un altro dettaglio su cui cade lo sguardo è il forcellone, costituito da due bracci enormi realizzati in alluminio lucidato, che proteggono la trasmissione a cinghia (il cambio ha 6 rapporti).

Maneggevole come una 500
Il produttore attribuisce grandi qualità alla ciclistica della sua piccola turbodiesel, tanto da affermare testualmente che questa moto è maneggevole come una 500.
Forse si riferiva all'automobile.

Andrea Perfetti

 

 

 

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