Special: una Honda NSR 500 1994... con il trucco

Telaio VTR-SP1 e motore Yamaha RD 500 per una meravigliosa due tempi che riporta agli anni 90
17 marzo 2022

La tendenza a creare special a due tempi modernizzate nella ciclistica, come avrete notato se ci seguite con attenzione, non è certo una novità. Ultimamente ce ne sono capitate sotto diverse, quasi tutte provenienti dalla terra del Sol Levante, dove tra l'altro è possibile omologare (non sappiamo però con quanta fatica) veri e propri trapianti come la Honda NC 431V realizzata da Auto Parts Suehiro, roba che da noi causerebbe una raffica di extrasistole a qualunque impiegato del PRA.

Non abbiamo citato quella special a caso, perché quella che vi presentiamo oggi, da un punto di vista filosofico, un po' le assomiglia. Ciclistica molto moderna, telaio compreso, e motore a due tempi, tra l'altro con una commistione di marche sicuramente poco ortodossa per i puristi: telaio Honda VTR/SP e motore Yamaha RD 500. Visto però il risultato, questa replica della Honda NSR 500 del 1994 realizzata dall'olandese Peter Volosinovszki e ripresa dai colleghi spagnoli di Todocircuito la accettiamo con piacere...

La cura della realizzazione è pazzesca, tanto che se non si presta attenzione è possibile scambiare questa special per l'originale: il telaio Honda VTR/SP1 che spunta da sotto le carenature ricorda davvero molto quello della NSR 500 di quegli anni. Volosinovszki ha poi scelto il V4 a due tempi Yamaha come propulsore, facendolo però passare sotto le sue cure (l'omologazione in questo caso non era ovviamente un obiettivo) portandolo dagli 88 cavalli originari a 120 dichiarati alla ruota, che diventano 140 all'albero: siamo lontani dai 190 cavalli o giù di lì delle NSR dell'epoca, ma d'altra parte per ottenere quell'obiettivo sarebbe necessario attingere a vere unità da Gran Premio. Va comunque detto che grazie a un peso a secco di soli 140 kg, il rapporto peso/potenza è decisamente favorevole, e lascia intendere prestazioni in circuito di tutto rispetto.

Gli scarichi, anch'essi molto simili a quelli dell'epoca, sono opera dell'olandese Petku; il telaio, già detto, è stato prelevato da una VTR 1000SP1, mentre il forcellone, lucidato come quelli delle moto da gran premio, proviene da una BMW S1000RR. Anche le sospensioni sono state aggiornate, con unità Öhlins contemporanee, mentre l'impianto frenante è Brembo con pinze monoblocco.

Il prezzo dell'oggetto? Da amatori: servono 40.000 euro per portarsela a casa. Ma volete mettere, poterla scaricare nel paddock?

 

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