Sport individuali: via libera dal 4 maggio. Posso girare in moto?

Sport individuali: via libera dal 4 maggio. Posso girare in moto?
Dal 4 maggio si tornerà a correre a piedi e in bici, individualmente e mantenendo le distanze. L’argomento interessa anche tantissimi appassionati di Enduro, Cross Trial e Velocità. Nell’attesa di una risposta definitiva abbiamo sentito il presidente della FMI, Giovanni Copioli, e vi raccontiamo cosa sta succedendo
23 aprile 2020

Dopo due mesi di chiusura e inattività, finalmente il coronavirus inizia a mollare la presa. I reparti di terapia intensiva si svuotano e si intravede l’uscita dal tunnel. Al punto che finalmente il Governo Conte ha anticipato un principio di ritorno alla normalità a partire dal 4 maggio, quando si potrà tornare a praticare lo sport individuale. Corsa e bici in primis – amatissimi da milioni di italiani – all’interno della propria regione e con modalità che verranno spiegate nei prossimi giorni.

Ma noi parliamo di moto e di sport legato alle due ruote a motore, e in effetti in tantissimi ci avete già contattato su Moto.it e sulle pagine social di Moto.it per capire se il 4 maggio potremo tornare a girare con la moto da enduro, fare motocross in pista o affrontare i cordoli di un circuito.

Al momento ovviamente non abbiamo una risposta certa. Quello che è sicuro e di cui diamo volentieri atto è l’impegno massimo della nostra federazione nazionale (la FMI) e del suo presidente, l’avvocato Giovanni Copioli (qui trovi la nostra intervista video del 27 marzo).
La Federazione Motociclistica Italiana è infatti in costante contatto sia con il CONI che con il Ministero dello Sport per far conoscere e comprendere le peculiarità del nostro sport. Uno sport individuale e senza alcun contatto, che ben si sposa quindi con le esigenze di cautela sanitaria richieste da questo momento.

Giovanni Copioli, da noi interpellato su questo tema, ha infatti espresso delle importanti speranze sulla ripartenza degli allenamenti individuali il 4 maggio. Le ragioni esposte dal presidente sono chiare e condivisibili in pieno.

1. In tutte le discipline del motociclismo sportivo non c’è contatto fisico.
2. Non è necessario l’uso di spogliatoi in comune (la maggior parte dei partecipanti arriva in furgone o camper, e in ogni caso può lavarsi dopo la pratica sportiva).
3. Si possono prevedere ingressi scaglionati in pista (avviene già in tantissimi circuiti) o prenotazioni online delle presenze.
4. I piloti sono già protetti per regolamento federale. 
5. Si dovrà ovviamente studiare l’accesso al paddock e ai servizi comuni, cosa che la FMI sta già studiando nei dettagli.

Giovanni Copioli, nel mezzo, insieme ai piloti Guadagnini e Lata
Giovanni Copioli, nel mezzo, insieme ai piloti Guadagnini e Lata
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La speranza è che possano ripartire nell’arco di due mesi anche le gare. Almeno quelle a livello regionale, che non richiedono quindi il trasferimento fuori regione di piloti, meccanici e accompagnatori. Verrebbe così rispettato a pieno il decreto, che nelle prime formulazioni parla di trasferimenti concessi solo in ambito regionale.

Per quanto riguarda invece i giri in moto turistici, attendiamo le disposizioni del nuovo decreto del Governo. Da questo capiremo se sarà possibile utilizzare la moto su strada per fare turismo, in che ambiti di spazio e di tempo.

Da parte nostra ringraziamo la FMI per queste prime risposte e ci impegnano a tenervi aggiornati.