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Da due anni è alla guida di MV Agusta. Giovanni Castiglioni, figlio del compianto Claudio, ha dichiarato il suo interessamento allo stabilimento Husqvarna di Cassinetta di Biandronno (che peraltro apparteneva già alla sua famiglia prima della cessione a BMW) . Lo ha fatto durante un'intervista su La Provincia di Varese. Com'è noto alla Husqvarna è appena scattata la cassa integrazione, che durerà tre mesi, per oltre 200 dipendenti su un totale di 240. La nuova proprietà Pierer Industrie ha già deciso lo spostamento della produzione Husqvarna in Austria a ottobre, creando una nuova società, e quindi determinando la conseguente chiusura dell'unità produttiva varesina. Il rapporto fra MV e Husqvarna, precedentemente alla crisi avvenuta durante la gestione BMW, ha avuto una durata ventennale.
Fu infatti la Cagiva dei fratelli Castiglioni, Claudio e Gianfranco, ad acquistare il marchio Husqvarna nel 1987. Lo stesso anno nel quale venne rilevata anche la Ducati che navigava in cattive acque. La Cagiva aveva appena vinto due campionati del mondo di motocross, nel 1985 e 1986, e avrebbe poi conquistato anche la Paris Dakar nel 1990 e 1994. Dal nulla la Cagiva creò la nuova gamma di moto Husqvarna, che da molto tempo era inesistente. In questo periodo le Husky nate sotto la proprietà Cagiva, e successivamente MV Agusta, hanno saputo conquistare venti titoli mondiali nell'enduro, tre nel motocross e due nel supermotard. Tanto che nel 2007 la BMW, che voleva allargare la sua azione, comperò da MV la Husqvarna per una cifra prossima ai cento milioni di euro.
«Ho riflettuto molto sul caso Husqvarna – dice Giovanni Castiglioni dalle colonne de La Provincia di Varese - e se ci fosse un pacchetto percorribile con tutte le condizioni sostenibili, economiche, finanziarie, sindacali e ministeriali, potrei essere interessato al sito di Cassinetta. Premesso che non ho parlato con nessuno di nulla, a determinate condizioni questa possibilità potrebbe essere esplorata».
«Se mi chiedono se ho bisogno adesso di 200 dipendenti in più o di uno stabilimento la mia risposta è negativa – ha proseguito Giovanni Castiglioni - ma se c'è un piano industriale ampio, con il supporto dei vari enti, dello Stato e naturalmente con l'attuale proprietà, che deve fare la sua parte, potrei valutare di prendermi questo rischio».
L'amministratore delegato di MV risponde quindi prontamente alla possibilità offerta dal verbale d'incontro al Ministero dello Sviluppo Economico, nella fattispecie all'Unità di Gestione Vertenze, del 29 maggio scorso. Incontro al quale erano presenti anche i rappresentanti di Regione Lombardia, sindacati confederali e Confindustria di Varese e nel quale la Pierer Industrie ha dato disponibilità a “facilitare l'eventuale ingresso di soggetti imprenditoriali interessati”. Mentre Ministero e isituzioni territoriali, da parte loro, si sono detti disponibili “a sostenere l'azienda nella ricerca di nuove soluzioni produttive”.
L'interessamento di Castiglioni ci è stata confermato quest'oggi da MV Agusta.