Stefan Baum (Pirelli): “Da NW200 e TT indicazioni per lo sviluppo delle nostre gomme”

Stefan Baum (Pirelli): “Da NW200 e TT indicazioni per lo sviluppo delle nostre gomme”
Il product manager della Pirelli ci racconta i motivi della partecipazione della Casa italiana alle due importanti road race dove sono impiegati pneumatici specifici, che danno importanti indicazioni anche per lo sviluppo delle gomme stradali
1 giugno 2012


Come mai ti trovi qui alla Northwest 200?
«Per ricerca e sviluppio lo faccio dal 2005. Qui la velocità è uno degli aspetti più importanti in questa gara. I piloti passano molto tempo, 40/50 secondi a rettilineo, alla massima velocità (Michael Rutter, Guy Martin toccano velocità di 330 km/h), quindi occorre una gomma diversa da quelle normali».


Quindi sono gomme che si usano nelle SBK?
«No perché qui siamo sulla strada e la strada ha moltissime oscillazioni, buche, qui la stabilità è molto più importante. Così abbiamo creato delle gomme dedicate a queste gare (Northwest, TT).
Su una pista come il mondiale tu non hai così tanta velocità per lungo tempo e allora abbiamo creato delle gomme con una mescola centrale molto dura (non durissima) e le spalle invece una mescola più morbida. Per il bagnato usiamo gomme SCA2 (mescola al centro un po’ più dura) e SCA1 (mescola sulle spalle media)».


Quali piloti usano Pirelli?
«Siamo fornitori del team ufficiale Suzuki Tas e i piloti sono Cummins, Seeley, Martin, poi la Kawasaki con Rutter, il vostro Stefano Bonetti. Sono molto soddisfatto dell’ottimo risultato di ieri che ha ottenuto con le nostre gomme. Ma anche tanti altri piloti meno famosi, posso dire che sono molto soddisfatto dei miei clienti».


Spiegaci come avviene il cambio gomme.
«I piloti arrivano qua nel nostro motorhome per cambiare il treno di gomme, lasciano i loro dati poi a fine settimana di gara c’è il conto da pagare. Nessuno “scappa”».


Le gomme che fornite ai team ufficiali sono le stesse che fornite ai privati?
«Non c’è nessuna differenza le gomme sono uguali per tutti, il materiale è uguale per tutti».


Il prezzo di un treno di gomme?
«E’ variabile ma generalmente si aggira intorno alle 144 sterline iva compresa (180 euro) per una gomma posteriore 190/55. Però è un prezzo speciale che la Pirelli riserva per queste manifestazioni».


Quanti treni di gomme a categoria di moto si fanno fuori qui alla NW200?
«Alcuni team privati alla NW200 usano 4 treni per tutta la settimana (2 per le prove e 2 per la gara) ma generalmente team ufficiali o semi ufficiali tipo Adrian Arcibald usano dai 5 ai 7 treni di gomme».

Quanti treni di gomme si fanno fuori al TT?
«Nella categoria Superbike si utilizzano 13/14 gomme posteriori e 6/7 anteriori».

Preferisci la NW200 o il TT?
«Dipende. La NW200 mi piace molto perché l’Irlanda è un bel paese e io adoro Belfast che negli ultimi anni è cambiata molto, trasformandosi in una città moderna quindi istintivamente ti direi NW200. Poi l’ambiente è molto bello, i piloti sono un po’ più rilassati. E il mangiare è buono! Il bello del TT è l’evento e tutto ciò che gli gira attorno».

Che atteggiamento ha Pirelli nei confronti del road racing?

Stefan Baumer (a sinistra)
Stefan Baumer (a sinistra)
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«Le gare stradali per noi sono molto importanti perché la nostra storia è legata a doppio filo con la storia del road rancing, dove con le prime Superbike Kawasaki 750 si cercava la stabilità sulla strada, quindi con il nostro procedimento a 0 gradi abbiamo sviluppato in maniera ottima questa richiesta del mercato sin dall’inizio con ottimi risultati. Il culmine nel 2008 dove abbiamo vinto tutto quello che c’era da vincere. Noi ci teniamo molto a questi eventi perché siamo sulla strada dove ogni cliente può anche correre, ovvio non come questi ragazzi, ma è da qui che abbiamo grandi indicazioni per lo sviluppo e la ricerca per le gomme stradali».

Differenze tra Dunlop e Pirelli?
«Onestamente non ho mai visto come Dunlop produca pneumatici, ma il nostro processo di produzione a zero gradi non teme rivali: in pratica i fili della cintura del pneumatico vengono intrecciati a zero gradi in modo aspirale. Questo processo aiuta molto a mantenere la stabilità e la temperatura, qualità specifiche per le road rancing. Invece la Dunlop usa un processo molto diverso, una cintura incrociata molto, molto dura. A mio parere Pirelli con questa tecnologia sulle gare su strada è un passo avanti».

E sulle gare su pista ?

«Non so, sono due processi diversi. Tutte due hanno una loro logica, per me è meglio il processo a 0 gradi».

E’ mai capitato che un pilota passasse da Dunlop a Pirelli o viceversa?
«Sì, qualche volta è successo, specialmente durante la stagione (ad esempio, Stephen Thompson che è passato in Pirelli). Qualche volta ho perso piloti perché hanno cambiato squadra, e di solito è la squadra che decide le gomme come da contratti di sponsorizzazione. Quest’anno mi è dispiaciuto di aver perso Gary Johnson, l’anno scorso abbiamo vinto un TT insieme, ma il Team Honda TT Leggend gli ha fatto un’offerta e lui non poteva rifiutarla».

Perché non sponsorizzate il team Honda TT Leggend?
«Perché non è bello vincere con il più forte (John Mcguinnes), ma batterlo!».
 


Giamba Panigada

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