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Dicono che stare a casa a fare nulla sia noioso per una persona normale, figuriamoci per uno come Casey Stoner. L'australiano, due volte iridato con Ducati e Honda, si è ritirato dalle competizioni (e non pare avere la minima intenzione di rientrare, come ha confermato di recente Livio Suppo, suo Team Manager in entrambe le squadre nonché una delle poche persone a godere della sua fiducia) ma continua a divertirsi nel fare quello che gli riesce meglio e gli piace di più: portare al limite una MotoGP.
Shuhei Nakamoto, che si può accusare di tante cose ma non certo di mancanza di sagacia, si è assicurato anche per il 2014 i servigi di Casey Stoner nel collaudo tanto della RC213V ufficiale quanto della RCV1000R (la Open della Casa di Tokyo), anche se lo stesso capo dell'HRC ha dichiarato esplicitamente alla britannica MCN di "non avere ancora definito un piano dettagliato".
Sembra comunque confermato come Stoner non prenderà parte allo speciale test di tre giorni (a cui parteciperanno tutti i team ufficiali) organizzato da Bridgestone a Phillip Island fra il 3 e il 5 marzo nato con lo scopo di evitare il ripetersi di spettacoli come quello andato in scena lo scorso ottobre durante il Gran Premio d'Australia.
L'obiettivo del test sarà verificare il comportamento delle nuove coperture sviluppate da Bridgestone per adattarsi alla rinnovata superficie del tracciato australiano; Stoner, che pure potrebbe offrire un test particolarmente probante per le gomme vista la sua celebre velocità a Phillip Island, non verrà coinvolto. Bridgestone, ancora in fase di preselezione per le mescole e le carcasse da utilizzare per gli pneumatici da portare, andrebbe in crisi se dovesse supportare un ulteriore pilota.
Stoner, rapidissimo nel portare al limite una moto e nel guidare 'sopra i problemi', usando un'espressione cara a 'King' Kenny Roberts, è stato più volte impiegato da Shuhei Nakamoto per capire il vero potenziale delle sue moto al di là dei problemi da risolvere: lo stesso Nakamoto definì perfettamente Casey quando, nei test di Sepang 2012, se ne uscì fra il serio e il faceto dicendo come non sapesse quanto fosse grave il problema di chattering di cui soffriva la RC213V con le nuove Bridgestone, dato che con Stoner in sella il problema non sembrava manifestarsi.
Proprio in quest'ottica, Stoner ha offerto una collaborazione preziosa nel paragone prestazionale fra la RC213V e la RCV1000R, apparentemente meno competitiva rispetto a quanto dichiarato inizialmente (sempre Nakamoto ha indicato in tre decimi lo scarto fra la MotoGP ufficiale e la Production Racer a parità di pilota) ma sicuramente da riperiziare una volta che tutti i piloti gireranno in configurazione gara e i privati potranno quindi sfruttare la maggior quantità di benzina (24 contro 20 litri) a disposizione.